L'Inter non è più padrona del proprio destino, ma la speranza non si spegne

L'Inter non è più padrona del proprio destino, ma la speranza non si spegneTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 29 aprile 2022, 07:19Editoriale
di Gianluigi Longari

I primi vagiti social di leader come Perisic e Dzeko, le prime reazioni nerazzurre dopo la morte sportiva clinicamente decretata nel mercoledì da incubo del Dall’Ara, fungono da rassicurazione se non altro sulla volontà di crederci fino a che l’ufficialità della sconfitta non sarà arrivata. L’Inter ha perso certamente la possibilità di poter decidere da sola il proprio destino, ma non ancora la speranza che qualcosa possa cambiare anche se non per soli meriti propri.

Vero è che la papera di Radu non rende più nemmeno sufficiente un mezzo passo falso da parte della controparte ma ne andrebbe ad implicare uno totale ed inderogabile (leggasi sconfitta), il tutto contestualmente accompagnato da un finale di stagione fatto da sole vittorie.
Il cerino dell’ansia da vetta passa di mano e viene raccolto da chi insegue, quasi incredulo di tanta grazia e delle tante occasioni sprecate da chi dovrebbe dettare l’andatura della fuga.

Questo lo scenario che ha accompagnato il campionato fino a questo punto, e che ora l’Inter si augura possa toccare nuovamente alla controparte rossonera per non commettere il peccato imperdonabile di non vincere un campionato nel quale statistiche alla mano, i ragazzi di Simone Inzaghi hanno dimostrato di poter essere decisamente superiori. I nerazzurri hanno mostrato picchi di bel gioco al momento ineguagliati, oltre ad avere manifestato i migliori numeri per il reparto avanzato ed avere fatto altrettanto con la difesa più impermeabile della graduatoria.
In sostanza, la rinascita sia accompagnata dal tentativo, nessuno pensa che sia finita.