L’Inter ha qualcosa in meno rispetto a Milan e Napoli? Sì, ne ha quattro…
La partita dell’Inter contro il Napoli è stata una prestazione da campioni d’Italia in carica. Quelli che impongono il gioco, che hanno la personalità per uscire dalle difficoltà, che hanno la qualità per scaricare occasioni su occasioni, e mentalità per resistere nel momento in cui serve. E lo fanno non soltanto in un big-match qualsiasi, ma proprio contro la capolista, anzi la capolista imbattuta, anzi la capolista imbattuta in posizione di sparo per andare in fuga, e per di più al completo contro invece un’Inter rimaneggiata.
A vedere il complesso generale di prestazioni dell’Inter in questa stagione, in verità nessuna ha reso come lei: l’Inter non ha praticamente quasi mai sbagliato partita, forse soltanto a Kiev, e sistematicamente in tutti i big match era uscita con il rimorso per non aver raccolto per quanto prodotto. Il Milan, per dire, che aveva avuto il miglior gioco fino a inizio ottobre, da un mese e mezzo invece si è piantato, e si è salvato diverse volte recuperando solo nell’ultima mezz’ora. Il Napoli invece, il più quadrato in assoluto, fino alla notte di San Siro aveva subito solo 4 gol, e invece ha praticamente raddoppiato il quantitativo solo in una notte, e in generale non si è fatto mai mettere sotto ma spesso ha difettato di brillantezza, spiccando invece nel dominio del campo, visto anche a San Siro in alcuni tratti del Primo Tempo con quella coppia di centrali Anguissa e Ruiz che ha giustificato perché sia considerata al momento la migliore in Italia, capace sempre di schermare la difesa e accompagnare l’attacco.
Questo Inter-Napoli dunque, può davvero cambiare qualcosa? Cambia a prescindere che è la prima vittoria appunto in una grande partita, e questo pur avendo giocatori come Barella, Calhanoglu, Lautaro e Correa non esattamente in forma smagliante. Eppure, pur così, tre di questi quattro hanno messo il loro zampino sui gol, e Barella lo ha messo in tanto altro.
Roba da grande squadra, da campione d’Italia in carica.
E allora cosa ha l’Inter in meno rispetto a Milan e Napoli per essere considerata un’uguale pretendente allo scudetto? Ha qualcosa in meno. Ne ha quattro per la precisione.
Sono i punti di ritardo. Perché -4 non è poco viste le condizioni: giocando così bene, l’Inter mantiene ancora questo svantaggio di una partita e un po’. Verrà il momento che il gioco non sarà sempre così costante e brillante, tanto più che l’Inter rispetto alle contendenti ha l’obbligo e la velleità di fare percorso in Champions, e questo costerà in termini di energie e attenzione, da qui a dicembre sicuramente, e chissà anche in primavera. Quattro punti non sono molti ma sono sostanziosi se già stai girando al tuo meglio. Però, stavolta l’Inter per la prima volta ha mandato un messaggio di superiorità vera. E quella ti aiuta nella testa, prima che sul campo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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