L’Inter e la Supercoppa: perché ora il Milan è più pericoloso

L’Inter e la Supercoppa: perché ora il Milan è più pericolosoTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 16 gennaio 2023, 23:01Editoriale
di Tancredi Palmeri

A pensarci bene, che Inter e Milan in  35 anni di Supercoppa si fossero finora solo incontrati una volta, è davvero incredibile. Perfino Roma-Sampdoria si era giocata in più occasioni.
Ma del resto, a pensarci bene anche le sfide scudetto Inter/Milan degli ultimi due anni consecutivi sono una stranezza, considerando che nei 40 anni precedenti il derby è stato da lotta scudetto solo la miseria di altrettante due volte.
Non è stato solo un orgoglio di maniera quello di Simone Inzaghi nel post contro il Verona: ha ricordato che nelle ultime 10 partite l’Inter ne ha vinte otto, pareggiata una (e in che maniera), e persa solo quella contro la Juventus, dominata nei primi 50 minuti.
Perché dirlo? Perché effettivamente la anamnesi degli errori dell’Inter talvolta deforma quella che è la vera realtà dei fatti. Sul piano del gioco, della prestazione, e della mentalità l’Inter in Supercoppa italiana ci arriva bene: e ci arriva da un lungo percorso di ripresa iniziato con Inter-Barcellona.
Certo, la fragilità è sempre dietro l’angolo: come dimostrano gli ultimi 10 minuti contro il Verona, un panico ingiustificato dovuto a un mix tra mancanza di concretezza e scarsezza arbitrale.



Effettivamente questo senso di fragilità è sempre dietro l’angolo, appunto ingiustificato se si guarda alle prestazioni e al rendimento.
Il pericolo è che riaffiori nelle grandi partite. Anche se contro il Napoli si è vista una Inter che è stata migliore di qualsiasi altra squadra vista in Italia quest’anno, togliendo il Napoli stesso ovviamente.
E allora perché dopo soli 10 giorni da quella partita dovrebbero esserci tutti questi dubbi sui nerazzurri?
La domanda rimane senza risposta.
Tuttavia Inzaghi deve effettivamente stare attento a quel senso di compiacenza che attenta spesso alla continuità dell’Inter. E ci deve stare attento soprattutto in questa Supercoppa.
Perché il Milan arriva da un decadimento progressivo della propria prestazione. Non sufficientemente sottolineato dalla critica, a dire il vero. Il Milan cresce in fase d’attacco, ma dal punto di vista difensivo è da tempo continuamente deficitario.
Si è dato a più riprese la colpa di ciò a Tatarusanu, ma è troppo riduttivo. La stagione di Tomori è stata insufficiente, in alcuni momenti fallimentare. In generale la difesa non è stata all’altezza, sorretta da un potente rendimento di Kalulu. Nel momento in cui Kalulu è scaduto, come a Lecce, sono venuti tutti nodi al pettine. Ma già da metà ottobre sistematicamente il Milan si è fatto sorprendere in difesa.
La partita buttata contro la Roma; l’eliminazione clamorosa contro un Torino in 10; e la salvata contro un Lecce furioso: tutti gli indici di un trend in ribasso del Milan.
Il che vuol dire che l’Inter deve davvero preoccuparsi: perché non c’è altra partita migliore che la finale di Supercoppa per lavare tutti i passati peccati. Non che questo possa cambiare necessariamente una stagione, ma l’Inter già sa come nel derby il Milan riesca a sublimare i propri problemi e a trovare una speciale motivazione.
Quindi se l’Inter ha dalla sua il gioco; se ha la continuità; e in questa straordinaria capacità di comprendere il momento che deve vincere la partita con il Milan. 
Se invece i nerazzurri sottovaluteranno la virulenza di un diavolo rossonero ferito, avranno cominciato a perdere la Supercoppa.