Con Lukaku Suning ha venduto l’anima dell’Inter

Con Lukaku Suning ha venduto l’anima dell’InterTUTTOmercatoWEB.com
martedì 10 agosto 2021, 09:25Editoriale
di Gian Luca Rossi

Non farò giri di parole, perché per carattere sono un tipo assai diretto: vendendo Lukaku al Chelsea, anche a 115 milioni più eventuali bonus, Suning ha venduto l’anima dell’Inter. Che poi davanti a quella cifra chiunque l’avrebbe fatto, è comunque un altro discorso. Certamente, c’è un incasso immediato enorme, che soddisfa chi vuole mollare presto i pappafichi e se frega non solo del danno sportivo ma anche di quello patrimoniale e d’immagine nel medio periodo. Se ne frega dell’Inter, insomma, perché sa che presto non sarà più sua. 

Aver perso il giocatore-anima non vuol dire però che sia finito il mondo e che non si debba aver fiducia negli eventuali rimpiazzi. Insomma l’interista per come lo conosco io non è il pecorone che si beve tutto quello che gli raccontano, ma resta ottimista, pur conservando un sano e imprescindibile realismo.
Edin Dzeko? A me è sempre piaciuto, ma ovviamente non basta per dimenticare Lukaku, ma davanti ne arriverà un altro. Sicuramente sulla carta nessuno sarà all’altezza di chi non c’è più: prima Conte, poi Eriksen per i noti motivi, quindi Hakimi e adesso Lukaku, sempre che a Nanchino intendano fermarsi qui, perché con questi che vivono ancora nel secolo delle dittature, a 8.000 km di distanza,non c’è dialogo e non si può mai dire. Ma se vogliamo qualche certezza, a mio giudizio Dzeko lo è. Qui uno che ha fatto oltre 300 gol nei campionatipiù importanti d’Europa, a 35 anni passaovviamente per bollito e poco importa che gli altri competitors si esaltino per portacolori tra i 36 e i 40 anni. Io ho fiducia in Dzeko, come ce l’aveva Conte che lo voleva in rosa e credo che in Serie A, nel giusto contesto, possa ancora dire la sua. 



Poi io sono pure convinto che Dzeko all’Inter durerà più di Suning, il cui evidente intento è quello di racimolare più denaro possibile e di togliersi di torno in tempi brevi, lasciando poi mandato ad Oaktree Capital di decidere se tenersi l’Inter o se tornare a trattarla con BC Partners o chi per lei. A proposito di Oaktree Capital, una delle tante sciocchezze che ho sentito e letto è che mai avrebbe permesso a Suning di depauperare il patrimonio dell’Inter. Nulla di più ridicolo, visto che qualsiasi fondo si guarda bene dal metter becco sulle strategie delle proprietà a cui dovrà subentrare. La proprietà finanziata vuole rovinarsi con le sue mani? Faccia pure. Meglio per il Fondo che subentrerà più facilmente e più rapidamente.

Nel caso specifico di Oaktree Capital è stato così anche in aziende all’infuori del calcio, come Billabong, Quicksilver o la francese Vivart.
Ora l’Inter che ha perso Conte, Hakimi, Lukaku e Eriksen è ancora da Scudetto? A sensazione direi che la Juve di Allegri adesso ha evidentemente qualcosa in più, ma per il secondo posto vedo l’Inter in piena corsa, soprattutto se oltre a Dzeko arriverà un’altra punta di livello, che sia Zapata o Correa e se davvero si quaglierà qualcos’altro tra Nandez, Dumfries e Bellerin. Basta che poi all’ultimo giorno di mercato i baldi proprietari non si vendano pure Lautaro, perché dei cinesi, che ogni volta costringono Marotta a metterci la faccia per loro, non mi fido più da un pezzo.

Anzi, chi mi segue da tempo sa che sono stato tra i più precoci a non fidarmi. Ho fatto loro i complimenti per lo Scudetto, ma ora pretendo di sapere di che morte devo morire, anzi, siccome sono ottimista, che tipo di vita devo vivere. A differenza di certi ‘cinisellisti’ che compatisco per non aver ancora capito niente, mi prendo la sacrosanta libertà di critica, imparata sul campo dal mio mentore interista, l’avvocato Peppino Prisco. In 35 anni di mestieraccio ho fatto le pulci a Pellegrini e Moratti, due che l’Inter l’hanno amata davvero, figuriamoci se la faccio passare liscia a gente che sta a 8.000 km da qui e che non sa nemmeno come si vive in un mondo democratico. E quelli che mi fanno più pena sono proprio certi interisti dell’ultim’ora, tirati su con la vanga dal Triplete: per loro mai criticare, perché è pur sempre la proprietà dell’Inter! Ancora per poco, tranquilli! E magari per coerenza andassero in Cina, al seguito di qualche demente che per mesi ha pubblicato sui social le foto con i loghi dell’Inter sui grattacieli di Nanchino per comprovare la loro passione. Andassero in Cina a tifare lo Jiangsu, l’altra squadra di casa Suning. Ah già, non esiste più!