All'Inter manca lucidità mentale. Ma Correa e Gosens possono essere la soluzione

All'Inter manca lucidità mentale. Ma Correa e Gosens possono essere la soluzioneTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 4 marzo 2022, 19:04Editoriale
di Gianluigi Longari

La frustrazione, la delusione, l’affaticamento e la possibile via d’uscita. La stagione dell’Inter sta vivendo il suo inevitabile turning point, dopo avere affrontato un mese di febbraio devastante sotto ogni punto di vista che ha annullato il vantaggio che i nerazzurri si erano meritati di accumulare nella fase precedente della stagione. Un problema che per l’opinione pubblica collettiva è legato ad una condizione fisica che per definizione vede le squadre di Simone Inzaghi affrontare un periodo di difficoltà in questa parte dell’anno, ma che per la verità non  trova riscontri oggettivi nei dati statistici che contraddistinguono le ultime settimane dell’Inter. Nonostante i risultati oggettivamente negativi, infatti, il gruppo di Simone Inzaghi ha sempre accumulato più chilometri di corsa rispetto alle avversarie, testimonianza di quanto sia la lucidità mentale ad essere venuta meno molto più delle forze e dei polmoni.

L’Inter corre tanto, ma corre male, o quantomeno non più nella maniera organizzata e musicale che aveva fatto stropicciare gli occhi per le dinamiche di gioco palesate tra l’autunno e la prima parte dell’inverno. Le variabili tattiche che non erano mai state ponderate in precedenza, talmente le cose andavano per il verso giusto, sembrano ad oggi un appiglio possibile per creare alternative che possano rinfrescare la mente dei protagonisti affannati dell’ultimo periodo.

A questo proposito, lo spiraglio di luce arriva da due profili in particolare. Due che il cataclisma non lo hanno vissuto dall’interno e che quindi potrebbero non essere stati intaccati dalle scorie che ne sono inevitabilmente conseguite. Correa e Gosens rappresentano per motivi diversi la possibile soluzione di parte dei tanti problemi che i nerazzurri stanno palesando in queste complicate settimane. L’argentino per caratteristiche è l’unico calciatore di cui Inzaghi dispone in grado di garantire pericolosità al reparto avanzato pur difendendosi in maniera più compatta e con un baricentro più basso. Esattamente il motivo per il quale il tecnico dell’Inter lo aveva scelto come titolare nella fase iniziale della risalita interista a cavallo tra novembre e dicembre. Le stesse ragioni che fanno di lui una soluzione possibile e ragionevole per combattere il mal di gol di questo mese terribile.
Allo stesso modo il ritorno in campo di Gosens con il pieno di entusiasmo del tedesco per essere riuscito a coronare il sogno di giocarsi qualche obiettivo importante dopo gli anni all’Atalanta, potrebbe aprire a soluzioni diverse da Perisic sulla corsia mancina, magari aprendo il ventaglio di possibilità per il croato di far valere il suo rendimento monstre anche sull’altro versante del campo per dare respiro a Dumfries.
O ancora per aggiungere il croato al novero delle soluzioni avanzate che Simone Inzaghi sta faticosamente cercando di estrarre dal proprio cilindro. In attesa che il meccanismo ritorni a funzionare, in attesa che la macchina da gol smetta di incepparsi prima che tutto sia compromesso.