BAR ZILLO - Skriniar forever

BAR ZILLO - Skriniar foreverTUTTOmercatoWEB.com
sabato 26 marzo 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Non fatevi incastrare da come lo hanno chiamato. Perché Skriniar è tutto, più di tutto ma non certo seguace del suo nome di battesimo, Milan. È un ragazzo preso e portato di peso all’Inter da Walter Sabatini tra frizzi, lazzi e cotillon di molti tifosi – ci sta, i tifosi non sono tenuti a conoscere chiunque né a seguire partite che non siano della loro squadra – e, purtroppo, qualche opinionista di strette vedute – lui sì che dovrebbe seguirle, le partite, non tutte ma anche parecchie -. L’Inter a suo tempo lo ha pagato piuttosto caro, poco meno di una trentina di milioni di euro circa, alla ricerca disperata di un centrale vero, forte, tosto, fisicato e veloce. Milan, reduce da una grande annata in maglia Sampdoria, alla prima esperienza nel Bel Paese dopo qualche anno allo Zilina, sbarca ventiduenne sulla parte corretta del Naviglio tra lo stupore di quasi tutti, come ricordavo poco sopra. Non ci mette molto a farsi conoscere il giovanotto da Ziar nad Hronom, diventa titolare e insostituibile nel giro di un amen, primo ad arrivare agli allenamenti, ultimo ad andarsene. Tralasciando quel rendimento pazzesco, rapportato alla giovane età e al luogo in cui opera una settimana sì e una no, lo stadio Meazza. Raramente soffre la punta avversaria, piuttosto cresce in maniera esponenziale diventando uno degli idoli della tifoseria. Per l’impegno, per la voglia, per l’attaccamento ai colori. Lui la maglietta sull’asta della bandierina non l’ha mai messa, non la mette, non ne ha bisogno, non deve dimostrare a nessuno quanto ama il cielo e la notte. Per molti, me compreso, dalla prossima stagione capitano indiscusso e indiscutibile dell’Inter, alla quale non ha mai voltato le spalle, nemmeno quando è stato messo pesantemente in forse, perché così andarono le cose, quasi venduto al Tottenham, senza troppi giri di parole. Invece il ragazzo si è rimboccato le maniche, ha lavorato ancora più duro, è migliorato così tanto che oggi può indifferentemente stare a destra (la cosa che fa meglio) o in mezzo, a guidare il terzetto difensivo. Miglior calciatore slovacco per il terzo anno di fila, a ventisette anni ha detto chiaramente che il suo desiderio è continuare l’avventura in nerazzurro. Stiamo ancora aspettando a rinnovarlo? Aspettando cosa, se è lecito?

Rinnovare. Immediatamente.

Alla prossima.