BAR ZILLO - Serrare i ranghi

BAR ZILLO - Serrare i ranghiTUTTOmercatoWEB.com
sabato 27 novembre 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Missione compiuta, ottavi di Champions raggiunti dopo giusto un decennio e non stava scritto da nessuna parte che l’avrebbero fatto, troppe le delusioni e i patimenti delle ultime stagioni per essere certi della qualunque in Europa, quella dei grandi beninteso. L’Inter si è impossessata del proprio destino in un girone forse non terribile, diciamo abbordabile, con la sicumera e la forza della grande squadra. Facile sorridere per i successi su Sheriff (che ha vinto a Madrid, ma tanto chi se lo ricorda) e Shakhtar (zero a zero le ultime tre con gli ucraini, ma tanto chissenefrega): peccato, nelle varie analisi di giovedì l’ho letto saltuariamente e senza troppa convinzione, non rammentare la sconfitta col Real, bugiarda che più bugiarda non si può. E non la menate con la squadra cinica: gli spagnoli, a Milano, hanno avuto ciò che sportivamente si definisce culo. Che nel calcio, come nella vita, è ingrediente gradito e a volte necessario. Il resto sono ciarle e pensieri che ciascuno può interpretare come meglio crede.

Adesso, però, arriva il difficile.

Venezia è tappa fondamentale nella rincorsa al vertice. Abbiamo, anzi hanno perché io in campo mica ci sono andato, perso qualche punto qua e là per sfiga, sufficienza, distrazione, chiamatela col sostantivo preferito. Quei punti vanno recuperati adesso, senza aspettare, senza lasciare le due davanti libere da pensieri e preoccupazioni. Bisogna star loro addosso, far sentire il famoso fiato sul collo, pedinarle, tampinarle, farle entrare in campo con la consapevolezza che al minimo errore noi siamo lì. Pronti a sfruttarlo. Rambizziamoci, diventiamo il loro incubo peggiore. Ecco perché, come scrivevo poco sopra, la trasferta in laguna, e allo stesso modo la partita con lo Spezia di cui tratteremo settimana prossima, diventano appuntamenti importanti, assolutamente da non sottovalutare. La vera forza di una grande squadra, l’Inter sta dando l’impressione di esserlo, sta proprio nell’entrare in campo con la stessa cattiveria agonistica sia che si tratti del Napoli, della gara decisiva in Champions o del Venezia. Non esistono partite facili, non esistono le indimenticabili formazioni materasso, come i grandi vecchi giornalisti amavano definirle. Ma, se tu sai di essere più forte, sarà possibile continuare la striscia vincente. Solo quello ci rimane, vincere partita dopo partita. Chiunque scenda in campo. Qualunque sia l’avversario di turno.