BAR ZILLO - Se sarà Scudetto, non verrà richiesto nulla. Nemmeno soldi

BAR ZILLO - Se sarà Scudetto, non verrà richiesto nulla. Nemmeno soldiTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 28 aprile 2021, 06:00Bar Zillo
di Andrea Losapio

Dunque giocatori e staff tecnico dell’Inter, raccontano, rinunceranno al premio scudetto facendo risparmiare alla Società di Viale della Liberazione qualche soldino, che di questi tempi e coi chiari di luna finanziari dei grandi club si occhieggia anche alla carta intestata a momenti, figuriamoci a una manciata di milioni. Attenzione però, non deve passare il concetto stile i giocatori nerazzurri sono diventati un’opera pia o, in alternativa, una qualche onlus: perché più o meno le cose sono andate così.

Beppe Marotta, deus ex machina di una stagione pazzesca insieme a colui che siede in panchina, tempo addietro riunisce i calcatori e, complice il succitato aspetto finanziario altamente negativo, chiede a questi ultimi la loro propensione a tagliarsi lo stipendio. Risposta ottenuta: negativa. Ma, in compenso, per venire incontro alle necessità societarie lo spogliatoio propone a Marotta un dilazionamento dei pagamenti nel tempo oltre alla rinuncia degli eventuali premi derivanti dalla vittoria del tricolore. L’amministratore delegato dell’Inter, altre cariche all’interno della Lega le tralasciamo, le trovate in rete, accetta di buon grado.

Uno pensa: vabbè, le solite chiacchiere, da che mondo è mondo i calciatori non ricusano (fatte salve rare e preziose eccezioni) un centesimo del dovuto, figuriamoci un premio scudetto. Non parliamo degli arcinoti bruscolini, piuttosto di soldi. Nemmeno pochi. Invece, guarda tu, lo spogliatoio interista non si è rimangiato la parola: se sarà scudetto, e sottolineo se ma evito di toccare la qualunque, non verrà richiesto nulla per cercare di agevolare in qualche modo la proprietà, sempre alle prese con problematiche economico esistenziali alle quali, forse, il giovane presidente Steven Zhang sarà in grado di ovviare con, parediconocolorochesanno, un prestito intorno ai 250 milioni di euro, dieci milioni più dieci milioni meno, cosa vuoi che sia.

Lo so, stiamo parlando di milionari che certo non avranno problemi nel corso della vita per il premio scudetto non ottenuto, ri-sottolineo nell’eventualità. Però mi chiedo: quanti altri avrebbero fatto la stessa cosa? La vicenda racconta ancora di più, ce ne fosse bisogno, il gruppo unito e incredibile costruito da Antonio Conte, il condottiero di questi giovanotti definiti, da lui stesso, i suoi fratelli minori. Chapeau.