BAR ZILLO - Prendi i soldi (e reinvestili)

BAR ZILLO - Prendi i soldi (e reinvestili)TUTTOmercatoWEB.com
sabato 7 agosto 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Continuiamo a sfogliare la margherita, esercizio privo di senso ci raccontano. Il dado è tratto, la scelta pure, tornare indietro mi sembra sconclusionato nonché un rattoppo peggio del buco ma, soprattutto, mi chiedo: dovesse capitare, dovesse, con quale spirito il calciatore in questione si ripresenterebbe sui campi di pallone italioti? Risposta non complicata di primo acchito. Il problema c’è, altro che balle. Per molto tempo abbiamo cercato, io in primis, di difendere una Società raccontata sull’orlo del baratro, figlia di una proprietà in enorme crisi finanziaria descritta da colleghi tacciati di gufare l’Inter. Altro che gufare e gufare. Perché se anche di fronte alla realtà dura e pura ci si ostina a portare avanti la battaglia di Don Chisciotte coi mulini a vento beh, signori miei, non so che dire o fare.

Abbiamo goduto come dei ricci, nessuno lo nega. Nessuno può cancellare dalle nostre menti e dai nostri cuori la cavalcata pazzesca di un gruppo immenso guidato da un grande tecnico. Diciannovesimo cucito sul petto senza se e senza ma, stracciando nel vero senso del termine gli avversari, costretti ad assistere al folle volo nerazzurro privo di qualsivoglia freno.

Qualche crepa, in verità, si era già aperta durante la stagione. Le prime nubi, i primi pissi pissi bau bau squarciavano il cielo nerazzurro a inizio primavera. Conte va, Conte resta, ricordate? Il fondo alla caccia dell’Inter, offerta di 750 e qualche milioni di euro rifiutata dagli Zhang, convinti di potersi catapultare nell’Europa che conta grazie alla Superlega, progetto pietosamente saltato grazie a una comunicazione da scuole elementari, presentazione stile carbonari a mezzanotte e altre amenità sul genere partecipiamo solo noi gli altri ruotano a inviti, ricordate? Un gran casino, insomma.

L’UEFA nella persona di Ceferin, l’uomo del calcio della ggggente, ha stoppato i cospiratori e Suning si è trovata in mano una Ferrari col serbatoio vuoto, dieci euro in tasca, diverse centinaia di chilometri da percorrere. No euro no benzina e, soprattutto, no possibilità di mantenere la Ferrari, non importa se bicolore o meno.

Ora siamo alla resa dei conti, bluffare non si può più. I proclami, schiacceremo tutti, non si vendono i big e altre storielle stanno a zero. Ora vedremo cos’è Suning. I soldi, vendendo Lukaku, ci saranno. Il non reinvestirli sarà l’ennesimo smacco che il tifoso, quello vero senza macchina bicolore, dovrà sopportare.

In fondo, ma proprio in fondo, una speranziella che possa accadere altro ce l’ho. Ma la mia fiducia, che ve lo dico a fare, è poco più di zero. Nella proprietà, sia chiaro: perché Marotta, Ausilio e Inzaghi sono la Società. Gli altri anche no. In attesa di potermi sbagliare e, ancora una volta, stupire.