BAR ZILLO - Il mistero del gol perduto

Non sono fanatico dei numeri né, tantomeno, di statistiche. Meglio, trovo le statistiche importanti se non fondamentali per molti sport, Basket, Golf, Football Americano, Volley, Baseball e altri ancora – vedere senza perdere un secondo “L’arte di vincere” con Brad Pitt, capolavoro assoluto tratto da una storia vera, costruita sulla base di numeri e statistiche, per restare in tema – un filo meno per il calcio, troppo soggetto a capricci del momento per poter essere interpretato secondo una logica che, al contrario, gli sport elencati prima hanno. Tutto questo per dire – chenoiachebarbachebarbachenoia - che l’Inter, senza un vero perché, sta facendo fatica per segnare. Parlando di numeri, snoccioliamoli: da gennaio 2023 i nerazzurri hanno disputato 17 partite, coppe comprese, realizzando venti gol. Venti, alla triste media di uno virgola pochissimo ogni novanta minuti. Quattordici li hanno segnati le punte (9 Lauti, 3 Romelu, 2 Dzeko), sei vengono da centrocampisti e difensori, gol subiti 10 come dieci sono le volte in cui i nerazzurri non hanno raccolto il pallone da dentro la porta. Focalizzerei i gol segnati: credo che venti siano numero insufficiente, soprattutto rapportato alle squadre che i nerazzurri hanno incontrato nel periodo preso in questione.

Vero, hai trovato il Milan due volte, a cui ne hai rifilati quattro. E, se ci sta benissimo il golletto di vantaggio col quale hai liquidato Napoli, Atalanta e Porto (nelle due sfide), non è spiegabile lo zero nella tabella gol fatti contro Samp, Bologna, Empoli o quello, striminzito, raccattato a Spezia su calcio di rigore. Insomma, inutile stare a nasconderci dietro il ben noto filo d’erba: l’Inter segna col contagocce. Con un attacco formato da Dzeko, Lukaku e Lautaro Martinez. Troppo poco. E se per molti aspetti le, chiamiamole, colpe sono da ascrivere totalmente e senza nemmeno possibilità di dialogo ai giocatori, a meno che qualcuno non pensi, mi vien da ridere solo all’idea di scriverlo ma lo scrivo così mi faccio una risata, ad un Inzaghi che suggerisce ai suoi oh, mi raccomando, vediamo di non fare gol oggi. Perché possiamo contestare al tecnico cose reali, vere, palpabili, non periodi ipotetici del nulla. Mancano, terribilmente, i gol di un centrocampo che annovera nomi di primo livello ma che, mai come in questa stagione, si è rivelato asfittico. Mancano i gol dei difensori, non pervenuti. Manca una quarta punta, i nerazzurri stanno soffrendone l’assenza. E, diciamocelo, manca anche quel po’ di imprevedibilità che sarebbe l’apriscatole utile a parecchie partite.

Alla prossima.