Un brasiliano, un norvegese e un tecnico polacco. Inter, tutto sugli Urawa Reds

Un brasiliano, un norvegese e un tecnico polacco. Inter, tutto sugli Urawa RedsTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
Oggi alle 16:50Avversario
di Marco Corradi

Hanno avuto entrambe un debutto deludente, col pari nerazzurro contro il Monterrey (1-1) e il tonfo giapponese contro il River (3-1), e la sfida di sabato assume un'importanza capitale sia per l'Inter che per gli Urawa Red Diamonds. I giapponesi sono l'espressione della città di Saitama e arrivano a questa sfida in quanto vincitori dell'AFC Champions League 2023 contro l'Al-Hilal: hanno vinto solo una J-League e hanno disputato tre Mondiali per Club, dunque conoscono anche i grandi palcoscenici. 

La chiave degli Urawa Reds è l'organizzazione tattica portata da mister Skorza, vincitore della Champions ed ex di ritorno, nonché connazionale di Piotr Zielinski: il polacco di nerazzurro vestito sarà out per tutto il girone, dunque nessun incrocio tra i due. I giapponesi hanno una rosa di grande esperienza e sanno giocare a calcio, come hanno dimostrato col River Plate: pur avendone presi tre, tutti su quelle palle inattive che sono il grande punto debole, hanno saputo mettere in difficoltà i Millonarios con la qualità tecnica di Matsuo e Watanabe.

Due i giocatori chiave, uno in difesa e uno nella zona offensiva. Il capitano è Marius Hoibraten, ex giocatore del Bodo/Glimt che ha lasciato tutti interdetti per quella mancata stretta di mano agli argentini: pare che non avesse capito il cerimoniale, ma è una colonna difensiva ed è stato tradito dal compagno Danilo Boza (disastroso all'esordio) nelle marcature sul River. Sulla trequarti invece brilla il brasiliano Matheus Savio, grande arma tecnica in una rosa che vanta anche un ex Serie A: è il centrocampista Gustafson, bravo negli inserimenti ed ex Torino.

L'idolo invece è il portiere, il 37enne Shusaku Nishikawa: tre Mondiali per lui, che sogna lo scherzetto ai nerazzurri a suon di parate. Lo sognano anche i tifosi del "muro rosso", la caldissima tifoseria dell'Urawa Reds: contro il River erano presenti in 10mila circa e si sentivano solo loro. Vedremo se ripeteranno lo spettacolo a Seattle, contro l'Inter.