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PSG, Luis Enrique: "Inter percorso eccezionale, ma ci mancava solo la Champions. Dembélé merita il Pallone d'Oro"

PSG, Luis Enrique: "Inter percorso eccezionale, ma ci mancava solo la Champions. Dembélé merita il Pallone d'Oro"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 00:26Avversario
di Yvonne Alessandro
fonte dall'inviata a Monaco di Baviera

23.27 - Il primo trionfo in Champions League, tanto imperioso quanto netto da parte del PSG sull'Inter, cappottata 5-0. A breve il commento di Luis Enrique, allenatore rossoblù, in conferenza stampa.

00.15 - Inizia la conferenza stampa.

Pensate che questo 5-0 sia un capolavoro?

"Non so esattamente se si possa definire così. Credo che siamo entrati bene in questa partita, ci siamo allenati bene per tutta la settimana e ci siamo preparati molto bene. Abbiamo trovato un buon equilibrio, la mia squadra è stata eccezionale. Dembélé ha fatto una grande partita con Sommer e Acerbi, non ha dato loro il tempo di pensare. Hanno avuto problemi e quindi ci è andata anche bene con i gol perché abbiamo sfruttato bene le nostre opportunità e alla fine abbiamo controllato bene tutto".

La città di Parigi sta impazzendo di gioia. Cosa vuol dire un'altra Champions League dopo il Barcellona?

"Il fatto stesso di essere arrivato in un'altra finale di Champions League... penso che l'Inter abbia fatto un percorso eccezionale. Per me e il mio primo giorno al PSG dove non parlavo ancora bene in francese. Era l'unico trofeo a mancare e adesso siamo qui. L'abbiamo vinta, siamo stati ambiziosi e abbiaom continuato a conquistare nel mondo del calcio. Quando si dà così tanta gioia ai tifosi, per noi sono stati il dodicesimo uomo in campo. Siamo sostenuti ogni giorno, non so cos'altro dire".

Lo striscione per sua figlia Xana...

"Un momento molto toccante, sicuramente. È stato bellissimo che i tifosi abbiano pensato a me e alla mia famiglia. Non devo chiaramente vincere la Champions League per pensare a lei, sento la sua presenza anche quando perdiamo, abbiamo davvero vissuto tante cose insieme. Così facendo siamo riusciti a superare anche i momenti più negativi. Non mi serve un trofeo per pensare a mia figlia".

Quando ha pensato che era veramente fatta? E le sue emozioni?

"Da allenatore bisogna sempre essere concentrati, per sopportare la pressione, bisogna saper valutare cosa stia facendo la squadra. Per questa finale capivamo bene cosa dovessimo fare, eravamo piuttosto calmi. E adesso possiamo scatenarci, abbiamo vinto la Champions League e la riporteremo a Parigi. E bisogna capire che nella vita, come nel calcio, alle volte si vince e altre si perde. È stato difficile raggiungere la finale. Quando si alza questo trofeo... ho visto cosa hanno fatto i giocatori e lo staff dell'Inter, sono rimasti lì anche se per loro faceva molto. Che si vinca o si perda bisogna avere rispetto per i rivali".

Ha detto che voleva vincere un trofeo, ora c'è anche il Mondiale per Club...

"La competizione sarà importante, si incontreranno le squadre più forti del mondo. Vogliamo finire in bellezza, sarebbe la ciliegina sulla torta. Sarebbe il quinto trofeo della stagione".

Cosa può dirci delle emozioni che prova, dell'intensità di tutto...

"Il secondo gol ha cambiato le carte in tavola. È sempre difficile, non è sempre facile con i giovani. Voglio menzionarli tutti, grazie a loro siamo arrivati in finale e l'abbiamo vinta. Volevo dire che tutti parlavano del Pallone d'Oro, io lo darei a Dembélé, tornava sempre indietro, è stato umile. Merita questo trofeo. Abbiamo sempre fatto tantissimo".

Cosa pensava dopo il quinto gol?

"Credo che all'inizio della partita abbiamo sfruttato tutte le occasioni, abbiamo segnato subito e il 2-0 ha condizionato la partita, però senza il terzo gol non si poteva pensare di vincere. Fatto il terzo pensiamo al quarto perché si apre il campo. Abbiamo fatto quanto fatto in stagione, giocando sempre a faccia aperta. Siamo molto contenti, grazie".

00.26 - Finisce la conferenza stampa.