Rabiot si offre al Milan: "Sento sempre papà Allegri, se mi chiama..."

Adrien Rabiot è rinato con l'Olympique Marsiglia, vivendo una buonissima stagione e giocando da trequartista con De Zerbi. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, però, il centrocampista apre alla reunion con Max Allegri nella rosa del Milan: "Scegliere Marsiglia senza la Champions non era scontato. Adesso che ci siamo qualificati, sarebbe importante poterla giocare in quello stadio e in quell’ambiente. Con Allegri in realtà ci parlo spesso. Giovanni Rossi, il consigliere di De Zerbi, lavora anche con lui e quando lo chiama mi dice: vieni che ti passo tuo papà. Con Allegri posso parlare di tutto e non solo di calcio. Lo apprezzo molto come persona. Ha una mentalità vincente. Ed è chiaro, se mi chiama io sarò sempre disponibile a parlarci".
Perché ha lasciato la Juventus?
"C’era un interesse perché si continuasse insieme. Anche Thiago Motta mi aveva chiamato, ma Giuntoli non ha fatto il necessario per convincermi. E non ho avuto la sensazione che volesse costruire qualcosa di importante. Vista la loro stagione caotica, forse ho avuto ragione. Già da qualche anno non erano stati fatti acquisti all’altezza della Juve e questo mi frustrava perché avevo l’impressione che in campo fossimo in pochi a fare il necessario. Non volevo continuare in quelle condizioni così ho preferito rimettermi in gioco altrove e ho scelto il Marsiglia".
Serviva più pazienza nella costruzione del nuovo progetto Juve?
"Non conosco i dettagli, e anche se nel calcio non c’è mai tempo e alla Juve c’è l’esigenza del risultato, è incomprensibile andare a prendere un ottimo allenatore come Motta per poi mandarlo via subito. Dicevano che era l’anno zero, alla fine è bastato qualche risultato negativo per azzerare tutto di nuovo. Ma Thiago ha un grande futuro davanti".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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