Inchiesta Prisma, Dybala interrogato dalla GDF: rischia un mese di squalifica
Nelle scorse ore, scrive la Repubblica nella sua edizione romana, la Guardia di Finanza è arrivata appositamente a Roma da Torino per interrogare Paulo Dybala. La Joya è stata ascoltata per circa un'ora e mezzo come persona informata sui fatti per questioni inerenti l'inchiesta Prisma che riguarda la Juventus. Il cuore delle domande degli inquirenti, si legge sul quotidiano, ruotava intorno alla cifra di 3 milioni di euro che non è chiaro se siano stati pagati o meno dal club al giocatore e nel caso a quale titolo. Una cifra che sarebbe arrivata come richiesta di risarcimento dagli avvocati del giocatore alla Juventus a maggio, dopo lo stop alle trattative per il rinnovo. A settembre poi, sarebbe arrivata una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale da 3 milioni appunto, cifra che la Juventus ha inserito nel nuovo bilancio alla voce 'fondo rischi'.
L'entità della cifra ha insospettito i pm, visto che è molto vicina ai 3,783 milioni che le parti si erano accordati di spalmare nel 2021 con la famosa manovra stipendi. L'interrogatorio è servito per capire se dietro quel 'fondo rischi' ci siano accordi diversi, con una sorta di 'carta Ronaldo' anche per l'argentino, il tutto al di fuori dei moduli federali. La questione stipendi non è rilevante solo per il club, ma anche per i giocatori: per il quotidiano Dybala rischia grosso, visto che l'articolo 31 del Codice di giustizia sportiva vieta ai club di pattuire compensi in violazione delle norme federali e ai calciatori di accordarsi per riceverne. La pena in questo caso prevede una squalifica di durata non inferiore ad un mese.
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