Lautaro e la nuova vita senza Lukaku. La Gazzetta dello Sport: "Adesso è lui il sovrano interista"

La mattina del 15 luglio, quando Lukaku ha tentato un ultimo disperato tentativo nel ricucire col mondo Inter, lo spogliatoio, guidato dal nuovo capitano Lautaro Martinez, si è opposto con vigore. Come riporta La Gazzetta dello Sport, in quel momento il Toro perdeva un amico e una spalla perfetta a cui appoggiarsi in campo ma non poteva sapere che invece avrebbe guadagnato in libertà che tradotto per un attaccante vuol dire gol. "Lautaro non è più il cavalier servente di un re vorace, adesso è lui stesso il sovrano in una comunità più democratica. Lì, nel regno interista, si è inserito a meraviglia Marcus Thuram, prototipo di centravanti costruito per giocare assieme a Martinez. Il francese ha dato una nuova armonia a tutto l’attacco, è l’ideale per esaltare proprio il suo partner con la fascia al braccio".

I numeri parlano chiaro e al momento dicono che Lautaro è trascinatore dell'Inter e capocannoniere in Serie A. Thuram rappresenta il compagno di reparto perfetto, intelligente e in grado di aprire gli spazi al diez nerazzurro, cattivo e continuo come non era stato mai nell'attaccare la porta e trovare la rete. Ma a giovarne è stata la media gol dell'intera squadra: "Durante la prima vita interista di Romelu, dal 2019 al 2021, quando il Toro ha potuto stabilmente giocare col belga, la media-gol a partita di tutta la squadra era già altina, 1,9. Nella scorsa stagione questo dato si è lievemente ridotto, 1,8, anche perché il numero di partite giocate in tandem è andato giù. Ma è in questa annata, con la contemporanea presenza in campo di Lautaro e Marcus, che la media di reti si è impennata a 2,7", prosegue la rosea.