La toccante lettera di Mancini per Mihajlovic: "Da ieri non ho più un fratello"

La toccante lettera di Mancini per Mihajlovic: "Da ieri non ho più un fratello"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 17 dicembre 2022, 09:20Rassegna Stampa
di Luca Chiarini

"Da ieri non ho più un fratello. E anche se di questo legame di sangue a volte ormai si abusa, nel parlare di amicizie, non mi sento di esagerare nel definirlo così: per me Sinisa lo era davvero, perché è stata la vita a renderci tali". Inizia così la toccante lettera di Roberto Mancini a La Gazzetta dello Sport. Un tributo all'amico fraterno Sinisa Mihajlovic, scomparso ieri dopo una lunga battaglia con la leucemia a 53 anni: "Questo è un giorno che non avrei mai voluto vivere. Penso solo a quanto sia ingiusto che una malattia così atroce si sia portata via un ragazzo di 53 anni, un uomo buono, una persona perbene". Ventotto anni l'uno di fianco all'altro, costellati di ricordi indimenticabili: "Ventotto anni di calcio e di vita: ho visto crescere il calciatore e il leader che chiunque sa di calcio avrebbe voluto nella sua squadra. Ho visto come punizioni straordinarie possono diventare perfette, 'impossibili', perché davvero io non ho mai visto nessuno calciarle come lui, per me era senza dubbio il migliore del mondo. Ho visto nascere l’allenatore che sarebbe diventato e anche i suoi figli, la gioia nel diventare padre e l’orgoglio, anche la paura, di guardarli crescere, perché certe nostre strade si sono intrecciate sempre di più. Quasi fosse inevitabile, ad un certo punto".

"È proprio così che Sinisa resterà per sempre al mio fianco - chiosa Mancini -, anche se non c’è più, come ha fatto a Genova, a Roma, a Milano, e successivamente anche quando abbiamo preso strade diverse. Per questo, ora che l’ho salutato per sempre, mi piace pensare che in realtà non è vero che non ho più un fratello: semplicemente, è andato da un’altra parte, ovunque sia, e da lì continuerà a farmi sentire la sua forza come faceva con quelle mani d’acciaio".