“L’Inter in bilico tra passato e futuro”: Chivu spinge, ma il compromesso resta
“L’Inter rimane in bilico tra passato e futuro”. Così La Gazzetta dello Sport fotografa il momento nerazzurro, sospeso tra l’eredità di Simone Inzaghi e le nuove idee portate da Cristian Chivu. Dopo quattro anni di gestione precedente, è inevitabile che restino tracce del vecchio impianto tattico, ma allo stesso tempo la spinta aggressiva introdotta dal nuovo tecnico sta iniziando a cambiare il volto della squadra.
Secondo la Gazzetta, “l’Inter continua a reggersi su un compromesso tra quel che è stato e quel che dovrebbe essere”. Una transizione che passa anche dal rendimento dei nuovi acquisti: Pio Esposito e Bonny hanno dato respiro alle rotazioni offensive, mentre Sucic, Diouf e Luis Henrique non hanno ancora espresso appieno il loro potenziale.
Sucic “ha fatto intravedere qualità enormi, ma sembra frenato dal ruolo e dalle richieste tattiche”. Diouf è in crescita: a Pisa ha mostrato personalità e una struttura da giocatore importante. Discorso diverso per Luis Henrique, presentato come l’esterno capace di saltare l’uomo: finora, nota la Gazzetta, “è stato più saltato che altro”.
Il limite principale resta quello storico: la mancanza di imprevedibilità. Servirebbe “un atipico, un giocatore non allineato, come Neres nel Napoli” per dare uno strappo diverso.
Nonostante tutto, l’Inter è seconda in campionato e tra le prime otto in Champions League. È vice-campione d’Italia e d’Europa, ma il quotidiano conclude così: “Meglio una volta campione che due volte vice. A un certo punto sarà bene scegliere con cura un obiettivo e centrarlo”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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