Inzaghi, basta alibi: serve la Champions League per la conferma

Non ci sono più alibi per Simone Inzaghi, secondo La Gazzetta dello Sport. Il tecnico sa benissimo che il suo destino è legato a due parole formate complessivamente da quindici lettere: Champions League. Soltanto in parte all'ottavo col Porto e ad una qualificazione ai quarti che porterebbe una decina di milioni in cassa, ma totalmente al piazzamento tra le prime quattro che varrebbe l'edizione 2023/24. Senza l'accesso alla Champions, infatti, sfumerebbero all'incirca 50mln. L'Inter si aspetta che venga centrato il bersaglio e non confermerebbe il tecnico neanche se vincesse la Coppa Italia, in caso di mancata qualificazione alla massima competizione europea. Dalla Champions dipendono tutto l'orizzonte nerazzurro e il mercato del futuro: i sacrifici aumenterebbero, senza top-4, col rischio di un ridimensionamento tecnico e in panchina.

L'Inter deve tornare quella che ha sconfitto Napoli, Milan e Barcellona, dimenticandosi degli scivoloni e delle vittorie stentate, altrimenti tutto rischia di complicarsi. Mai come quest'anno, la corsa-Champions è davvero apertissima. E i problemi non mancano a Inzaghi: dal non-rinnovo di Skriniar all'infortunio di Brozovic, dalla difesa traballante (25 gol subiti, 11a in A) alle scarse possibilità di turnover. Ma l'Inter vuole la top-4, senza se e senza ma. Ne va del futuro di tutti.