Inter, fisicità e consapevolezza di sé intimidiscono. Dietro pochi ricambi e Calhanoglu deve crescere

Inter, fisicità e consapevolezza di sé intimidiscono. Dietro pochi ricambi e Calhanoglu deve crescereTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 24 settembre 2021, 08:41Rassegna Stampa
di Alessio Del Lungo

La Gazzetta dello Sport dedica un approfondimento alle squadre in lotta per lo scudetto ed ovviamente anche all'Inter. Secondo il quotidiano, i nerazzurri non hanno sofferto troppo le partenze di Conte, Lukaku ed Hakimi e continuano ad essere consapevoli della propria forza che intimidisce. La Fiorentina dava la sensazione, anche durante l'ottimo primo tempo, di sapere che non sarebbe bastato, nonostante il vantaggio. Tutto ciò nasce anche dalla panchina lunga e dalla fisicità perché l'Inter spaventa più di chiunque altra quando muove le sue torri in area, mentre la difesa resta il centro del potere.

Quanto ai singoli, Barella è un'anima inesauribile, Dzeko e Correa hanno medicato la nostalgia per Lukaku e arricchito le opzioni offensive. L'unica lacuna riguarda la difesa visto che le alternative non sono all'altezza dei titolari e, con la linea alta più di prima, serve uno veloce perché può capitare di dover rincorrere all'indietro. Infine, se non cresce Calhanoglu, la qualità in costruzione è troppo lontana da quella di Napoli e Milan, ma ha la forza dell'orgoglio: vuole vincere anche senza quei tre.