Vanni a Radio Nerazzurra: "Inzaghi dovrà inserire Lukaku e Brozovic. Scettico sullo stadio"
Franco Vanni, noto giornalista de La Repubblica, vicino alla vicende di casa Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Nerazzurra nel corso del programma “L’Interista”: “L’Inter deve vincerle tutte, ci si è messa da sola in questa situazione difficile e da sola deve uscirne. Vedo però una criticità: inserire Lukaku e Brozovic in una squadra che funziona in questo momento, due giocatori che sono i più importanti della rosa. Dopo Handanovic e Onana il tecnico dover essere bravo a gestire anche quella situazione
Sulla gara contro la Fiorentina che cerca la gara di riscatto: “Io m’immagino la solita gara con ribaltamenti di fronte repentini, proveranno a giocare entrambe le squadre. Le trasferta di domani è pericolosissima: se la giocheranno entrambe un po’ alla morte, le squadre sono in un momento dove stanno rialzando la testa. L’Inter ha trovato un regista in Calhanoglu. Per la Fiorentina l’Inter è l’occasione che ha avuto con il Barcellona: questi sono più forti, ci faremo valere. I punti persi ad inizio campionato te li porti dietro tutta la stagione, l’Inter deve riparare i suoi errori. Le altre? Il Napoli deve giocare con la Roma di Mourinho, non è facile. Il Monza sta super performando, è un avversario vero per il Milan, sarà una partita tesa e tirata, giocherà con determinazione. Ma dopo i rossoneri hanno un calendario parecchio in discesa”.
L’Inter in trasferta prende sempre gol: “L’Inter lontano dal proprio pubblico è molto più arrembante e da qualche parte la paghi. Il fatto di aver fatto tre gol al Camp Nou e non aver vinto è un paradosso. Anziché abbassarsi e aspettare, i nerazzurri rispondono con la stessa moneta: fino a qui non ha pagato. È un atteggiamento che non penso dipenda dal tecnico”.
Novità legate allo stadio: “Io penso che i tifosi entusiasti dal nuovo stadio subiranno una doccia fredda perché capiranno che non potranno andarci. Le proprietà di Inter e Milan sono di passaggio e la prospettiva per i club e quella di alzare il prezzo della società. Uno stadio moderno serve ma uno con 60mila posti, per massimizzare i sold-out in una città che ne porta spesso 70mila farà calare l’entusiasmo. Per rientrare negli investimenti ci saranno biglietti a carissimo prezzo. Verranno quindi create grosse aree corporeate da vendere agli sponsor. Bisogna pretendere una capienza adeguata. Penso che sia un tema su cui non bisogna scaldarsi troppo: con un nuovo stadio Inter e Milan non diventeranno Real e Barcellona. Basti vedere l’Arsenal: si pensava con l’Emirates avrebbe svoltato ma l’ha fatto ora dopo dieci anni. Sono contro nuovo stadio? No. Ci vuole a tutti i costi? Nemmeno. Non si può ridurre la capienza. Le proprietà di passaggio si esaltano e ci sta, coi tifosi lo capisco meno. Un domani San Siro avrà lo chef stellato e il club ha due soldi in più in tasca buon per loro. Ma io credo che bisogni pretendere un impianto dove le partite si vedono ad un prezzo giusto e si bene, così come a San Siro”.
Una battuta sulla Superlega: “Tornerà fuori sempre come argomento. Ma cosa s’intende per Superlega? Una ‘Champions’ con formati differenti sottratta alla UEFA e fatta con consorzio privato della società. Si discuterà poi quando e come si gioca. Ma non è detto che prima o poi non s’imporrà”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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