Sommer: "Perché l'Inter? E' il posto giusto per me. San Siro unico, non vedo l'ora del derby"
In una lunga intervista rilasciata dalla Gazzetta dello Sport, il portiere dell'Inter Yann Sommer ha parlato del suo arrivo al lcub nerazzurro e del primo derby di Milano, che si prepara ad affrontare domani alle 18. "Perché ho scelto l’Inter a questo punto della carriera? Perché l’Inter è... l’Inter. Significa tradizione, forza ed eccellenza. Quando ho scelto il nerazzurro, ho guardato la situazione nel complesso: il tecnico, l’allenatore dei portieri, lo stile di gioco, lo stadio, i tifosi, la vita in città per la mia famiglia. Ho capito che questo era il posto giusto per me".
La trattativa è stata laboriosa: ha temuto che l’affare saltasse?
"Non ho mai avuto paura di non venire, durante la trattativa ero molto sereno. Non so bene cosa sia successo tra i club, ma avevo fiducia di raggiungere il posto che volevo: questo".
C’è una grande tradizione di portieri all’Inter: ne apprezza qualcuno del passato?
"Julio Cesar e Toldo prima. Ma anche Onana ed Handanovic l’anno scorso. Qui hanno sempre cercato e trovato portieri forti coraggiosi: farò di tutto per essere all’altezza di questo passato".
Ha mai parlato con Onana o Handanovic prima di occupare la loro porta?
"No, perché non ci conosciamo, abbiamo solo giocato contro diverse volte. Loro due hanno caratteristiche diverse, ma ognuno ha il suo stile. Per esempio a me, oltre a parare, piace giocare cercando la giusta soluzione per far iniziare l’azione dal basso. La decisione del portiere è decisiva per superare la prima linea avversaria".
Finora ha giocato due partite a San Siro strapieno: è davvero speciale questo stadio?
"Sì, c’è una diversa atmosfera e io lo amo già: è rumoroso, emozionante, divertente. Tutti quelli con cui avevo parlato prima, mi avevano detto: “Ehi, San Siro è unico".
Cosa era il derby di Milano visto dalla Germania?
"Tutti i derby sono speciali, ce ne sono pure in Germania e Svizzera, ma questo è unico per lo spessore di entrambe le squadre, per il prestigio e l’importanza che ha per tutto il vostro Paese. Non vedo l’ora di giocare, sarà da brividi: vedo che tutti aspettano questa partita. Anche il mio compagno di nazionale svizzera Ricardo Rodriguez, che ora è al Toro e ha giocato al Milan, mi ha sempre parlato del derby di Milano".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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