Rinnovo Skriniar, l'Inter ha fatto il possibile: filtra ottimismo, fumata bianca a gennaio?
Rinnovo Skriniar sì, rinnovo Skriniar no. Per fare il punto della situazione occorre partire dalle certezze: lo slovacco tra una settimana, ossia dal primo gennaio, sarà libero di accordarsi con chi vuole senza vincoli. Il suo contratto infatti ha come data di scadenza attuale giugno 2023 e al momento la chiave di volta per il prolungamento non è ancora stata trovata. Il tira e molla estivo, con l’arrivo della ricca offerta da parte del Paris Saint Germain, non ha sicuramente agevolato la trattativa. Il difensore attualmente percepisce un ingaggio da 3,8 milioni che sarebbe stato triplicato se fosse volato a Parigi sotto la Tour Eiffel: 9 milioni recitava la proposta degli sceicchi proprietari della società francese. Cifre alle quali l’Inter non può minimante avvicinarsi. Eppure il club di Zhang il suo passo importante l’ha fatto: l’ingaggio da 6 milioni messo sul tavolo è al pari di tutti gli altri top (Lukaku escluso) della squadra. E come insegna il rinnovo di Brozovic, la svolta può essere trovata anche quando le speranze sono perdute.
Cifre e numeri che sono un riconoscimento per quanto fatto da Skriniar, il quale ha contribuito in questi anni a riportare l’Inter ad alti livelli. Arrivato a luglio 2017 è stato più volte vicino all’addio prima di trovare la sua stabilità seguita dalla consacrazione definitiva arrivata con lo scudetto di Conte. 236 partite in nerazzurro che hanno fatto di lui una delle colonne portanti della squadra e l’hanno ribattezzato a più riprese come capitan futuro, Barella permettendo. Il difensore si trova bene in tutto il contesto nerazzurro ma anche nella stessa Milano e non ha mai forzato per andarsene anche quando avrebbe potuto. La fiducia di tutto l’ambiente è percepita dal numero 37 che è conscio dell’importante sforzo che i nerazzurri hanno fatto per provare a tenerlo. È chiaro comunque che le valutazioni a 27 anni sono lecite: la firma che metterà nei prossimi mesi sarà quella del definitivo step della sua carriera.
Intanto però nelle ultimissime ore a filtrare è l’ottimismo: le parti prima di Natale, nel summit del 22 dicembre, sembrano molto più vicine di quanto Marotta e Ausilio si sarebbero mai aspettati. Per la fumata bianca potrebbero però volerci più giorni del previsto: quasi impossibile entro la fine dell’anno, più realisticamente gennaio potrebbe essere il mese chiave. Perché una bella storia d’amore merita un altro capitolo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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