Moratti: "Inter-Juventus del '98 con il VAR? Sarebbe stato uguale"
Nelle interviste a Massimo Moratti il tema del Triplete è impossibile da non toccare e anche nella chiacchierata con il Corriere dello Sport, l'ex presidente nerazzurro risponde su quale sia stata l'Inter a cui è rimasto più legato: "Offenderei chi ha vinto tutto, se ne indicassi una diversa da quella del 2009-2010. Mi è rimasta nel cuore anche quella di Ronaldo, Zamorano, Recoba e Djorkaeff". Nella settimana di Inter-Juventus, normale chiedergli che cosa significhi per un interista: "E' la partita, procura sofferenza, mi faceva star sveglio la notte. Ci pensi in continuazione, nella settimana che la precede. Come emotività e come simpatia. Il 2-0 del 16 aprile 2010 con gol di Maicon, che fu iconico, è indimenticabile per me".
Poi spiega come viveva il calcio da presidente: "Al di là della passione, era la distrazione da altri pensieri. Con il calcio i sogni vengono facili. Come quando compri un giocatore e immagini che segni il gol dell'anno dopo due secondi e mezzo, ti aspetti sempre nuove meraviglie". Inevitabile tornare anche sull'Inter-Juventus del rigore non concesso da Ceccarini: "La partita che ha guastato il rapporto. Calciopoli ha esasperato il concetto di simpatia. Oggi vivo quella partita con molta più serenità, meno passato e più presente, l'emozione è gestibile. Sono un tifoso meno sofferente... prima di entrare allo stadio. Se ci fosse stato il VAR? Sarebbe stato uguale, perché dietro al VAR ci sarebbe stata gente che la pensava allo stesso modo".
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