Le pagelle di Lazio-Inter: Acerbi non sente i fischi. Lautaro come Sanchez: i campioni sono così

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lunedì 18 dicembre 2023, 14:47Primo piano
di Redazione L'Interista

INTER (a cura di Luca Chiarini)

Sommer 6,5 - Si allunga su un destro di Kamada e congela il pallone tra le proprie mani, poi smanaccia lontano un cross velenoso scoccato da Immobile. L'intervento che gli vale mezzo voto in più è quello su Rovella: la conclusione non è irresistibile, ma lui fa il suo dovere.

Bisseck 6,5 - Cresce bene, il ragazzo: la disciplina tattica ha ancora qualche componente anarchica sulla quale occorre lavorare, ma il tutoraggio di Darmian in questo senso è un dono dal cielo. La personalità, quella no, non va limitata: quell'esuberanza che mette nella sgroppata che induce Gila ad abbatterlo al limite dell'area è la sua forza.

Acerbi 6,5 - Anche per uno della sua esperienza quei fischi possono infilzare come aghi. Lui si avvolge in un giubbotto bello imbottito: quel che lo circonda non lo sfiora, è sempre applicatissimo. Una garanzia.

Bastoni 6,5 - Il bastione regge in ogni sua componente: anche quando la Lazio sembra mettere alle strette l'Inter, il terzetto conserva sempre la sua compattezza. Soffre il giusto Felipe Anderson, l'intesa con Acerbi è ormai affinata da tante battaglie.

Darmian 6,5 - Non vorremmo ripeterci, ma se Acerbi è una garanzia (e non ritrattiamo), Matteo cos'è? Il punto è che con jolly come questo una squadra moltiplica le sue virtù. Fondamentale il fuoco di copertura per Bisseck.

Barella 6,5 - Il primo tempo di lotta non lo coglie impreparato: quando c'è da incrociare le spade, è sempre in prima linea. La rifinitura per Thuram, sospinta anche da un refolo di fortuna, corona al meglio la sua serata: di lì a poco chiede il cambio, esausto. Dal 71' Frattesi 6 - Buon impatto, vicino al gol nel recupero.

Calhanoglu 5,5 - L'errore su Rovella è veniale per 'merito' altrui, ma in altri scenari sarebbe stato imperdonabile. Non la serata migliore di Hakan, ma una grande squadra ne acquisisce lo status anche con dettagli come questo: la capacità di camuffare gli affanni individuali, anche di chi ricopre un'importanza capitale nell'economia del proprio gioco. Dall'88' Asllani s.v.

Mkhitaryan 6,5 - Prestazione in crescendo: nel primo tempo innesta il pilota automatico, dopo il 2-0 sprigiona molta più creatività. E sfiora il gol per ben due volte prima che l'arbitro fischi la fine.

Dimarco 6 - Nella prima mezz'ora abbondante l'opera di sorveglianza su Felipe Anderson assorbe quasi ogni sua mansione. Poi però la partita si stappa, e inizia ad affondare con maggiore facilità. Dal 70' Carlos Augusto 6 - Gli basta amministrare: lo fa con la giusta diligenza.

Thuram 7 - La firma d'autore sul primo tempo è di Lautaro, ma l'Inter si appoggia quasi esclusivamente ai suoi strappi. L'aggancio volante sul lob di Darmian ha un che di magico: un mix di tecnica e potenza che Inzaghi sta inquadrando con risultati sempre più intriganti. Dopo l'intervallo raccoglie quel che semina: gol meritatissimo. Dal 78' Arnautovic s.v.

Lautaro 7 - I campioni sono così, direbbe Sanchez. Quaranta minuti di nulla, o quantomeno di poco (ci perdonerà il Toro), poi Marusic fa una sciocchezza e lui affonda i denti aguzzi nel ventre della difesa biancoceleste, come uno squalo che sente il sangue a centinaia di metri di distanza. Nella ripresa sciorina molta più qualità. La solita. Dall'89' Klaassen s.v.

Simone Inzaghi 7 - Non è l'Inter debordante delle grandi goleade di questa stagione, ma la maturità di questa squadra si misura proprio su questi parametri: lettura dei momenti ineccepibile, cinismo da alta nobilità. Simone, in questo ha meriti enormi.

LAZIO (a cura di Daniele Najjar)

Provedel 7 - Tradito dalla propria difesa in occasione del vantaggio, prova a fare quel che può in uscita disperata su Lautaro, che però è bravo ad aggirarlo. Risulta incolpevole anche sul secondo gol, è invece bravo a cercare di tenere in vita i suoi chiudendo tutto a Mkhitaryan sul 2 a 0 e poi sullo stesso armeno che di testa gli fa fare gli straordinari. 

Lazzari 5 - In fase di spinta accompagna bene l'azione biancoceleste con qualità e iniziativa, in collaborazione con Guendouzi e Felipe Anderson. Indietro però i principali pericoli l'Inter li crea dal suo lato, dove in più di un'occasione non chiude abbastanza gli spazi a Thuram e Dimarco in particolare. Mezzo voto in meno per un rosso rimediato davvero evitabile. 

Casale 5 - L'Inter affonda spesso e volentieri dal suo lato e lui soffre molto le sfuriate di Thuram. Alla fine i suoi diretti avversari si trovano troppe volte a poter gestire palloni pericolosi in area, con troppa libertà che il centrale di Sarri gli lascia.

Gila 5 - Prova con l'aggressività e la determinazione a contenere gli attaccanti nerazzurri e da quel punto di vista riesce abbastanza bene nell'intento. Compie però degli errori non da poco: nel rischiare il rigore con quel braccio largo, nel dettare un passaggio al portiere a Marusic, che combina la frittata.  

Marusic 4 - La fa davvero grossa, considerando l'equilibrio che regnava nel match e l'errore è imperdonabile: serve a Lautaro il pallone che sblocca la sfida. Il tutto sommato ad una prova che già non era sufficiente: poca spinta, alcune incertezze in impostazione. 

Guendouzi 6,5 - Spirito iniziativa da premiare, il francese è quello che suona la carica e spinge i compagni a cercare il gol. Tanto movimento, tante giocate tentate e tanto aiuto offerto ai compagni, pur se non riesce ad incidere.

Rovella 6 - Geometrie ordinate contro il centrocampo migliore d'Italia che pressa a più non posso e lo costringe a qualche sbavatura. Mezzo voto in meno per l'errore sottoporta su una buona iniziativa offensiva, che poteva riportare il match in parità se fosse stato più preciso davanti ad un ottimo Sommer.  Dal 75' Cataldi 6 - Entra al posto di Rovella per portare freschezza, svolge il suo compito cercando di alzare il pressing sui nerazzurri.

Kamada 6 - Suoi i principali guizzi in avvio, la sua prova è propositiva e positiva, al di là del fatto che non riesca ad essere incisivo in fase di conclusione e spesso impreciso. Una prova che per lui deve essere un punto di partenza dal quale lavorare. Dal 65' Luis Alberto 6 - Aggiunge qualità alla manovra della Lazio, in una fase in cui però la squadra di Sarri ha già ricevuto la mazzata del raddoppio. 

F. Anderson 5,5 - Ci prova, ma non incide. La Lazio dalla sua fascia crea poco o nulla. Dall'80' Castellanos s.v.

Immobile 5,5 - Si sbatte, lavora bene i palloni che gli arrivano che non sono tanti, svaria come sempre su tutto il fronte offrendo sempre una soluzione ai compagni in possesso di palla. Ha una sola occasione per colpire, ma Sommer è bravo a chiudere lo specchio.

Zaccagni 6 - Meglio di Anderson, ha sempre pronta un'iniziativa e arriva spesso e volentieri sul fondo, offrendo cross interessanti ai compagni. La Lazio crea pochi pericoli veri, ma passano spesso dai suoi piedi. Dal 75' Pedro s.v. - Poco tempo per incidere, dopo che la Lazio ha già subito il secondo gol.