Le pagelle di Genoa-Inter: Tu quoque Sommer, fili mi. Finalmente arriva Arnautovic
INTER
Sommer 5 - Forse l'attenzione cala nel momento meno opportuno. Lo svizzero non abbassava la guardia da parecchio tempo, rimane inchiodato sul colpo di testa di Dragusin dopo un recupero infinito: erroraccio che lo condiziona per tutto il match. Nulla da dire fino a questo momento, ma il tradimento brucia.
Bisseck 6,5 - All'inizio sembrava essere quello più in difficoltà, poi si scioglie e fa intravedere grandi cose, come in occasione della diagonale su Ekuban: stacco di testa e pericolo allontanato.
Acerbi 5,5 - Quando vive le serate no rischia sempre di combinare qualche pasticcio. Per poco non fa gol nella porta sbagliata, lascia saltare con troppa facilità il centrale rossoblù. Prova a rifarsi nel secondo tempo, Martinez gli cancella l'occasione.
Bastoni 6,5 - La serata non è di quelle facili, anzi. Il primo tempo è un rincorrere gli avversari, poi prende più campo e maggiore personalità: tenta la sventagliata per scardinare una difesa ben messa in campo.
Darmian 6 - Si sbatte come al solito, corre per dieci, ma questa volta non basta. È parecchio stanco, si percepisce anche nelle giocate più semplice. Dal 78' Dumfries 6,5 - Entra bene in campo, magari era necessario sfruttarlo per qualche minuto in più.
Barella 6 - Prende il palo poco prima del gol di Arnautovic, fa un paio di movimenti interessanti. Peccato per la corrente alternata, in gare simili serve maggiore continuità. Dal 78' Frattesi 6 - Si vede poco, non riesce ad incidere. Ma Inzaghi gli sta concedendo davvero pochi minuti.
Calhanoglu 5,5 - C'è poco da fare, quando il turco gira a vuoto ne risente tutta la manovra nerazzurra. Manca la qualità, mancano anche le giocate di prima intenzione, quelle con gli occhi dietro la testa.
Mkhitaryan 5,5 - Partecipa alla nottata del vorrei ma non posso. Gudmundsson è un'iradiddio, prova a fermarlo come gli riesce.
Carlos Augusto 5 - Dimarco è tutta un'altra cosa, le sue prestazioni con l'Inter pure. Non trova mai il suo posto in campo, è in ritardo come i corrieri nel periodo natalizio. Nessun pacco recapitato, nessun pallone giocabile. Risultato? Un bel po' di lamentele.
Thuram 6 - Inizia con un colpo di testa morbido, si perde tra gli inciampi e gli impacci di una gara giocata con poca convinzione. Senza Lautaro è malinconico.
Arnautovic 7 - Voleva prendersi la scena, anche per allontanare definitivamente le critiche di Coppa Italia. Il primo movimento a mezzaluna è roba da applausi, aiuta in difesa quando i padroni di casa aumentano il ritmo. Segna con un rimpallo fortunato, sfiora la doppietta con una fucilata di mancino uscita di poco. Dal 70' Sanchez 5,5 - Non dà quel cambio che ci si aspetta da un giocatore che entra dalla panchina. Determinante? No, i campioni sono altra roba, amigo.
Simone Inzaghi 5,5 - È vero, a Genova s'è incagliata anche la Juventus. È vero, quando non puoi vincere meglio prendere un punticino. Però era meglio inventarsi qualcosa prima senza attendere troppo. Incide poco, si nota nel risultato.
-----
GENOA
Martinez 6.5; Dragusin 7, Bani 6.5, De Winter 6 (46' Vasquez 6); Sabelli 6, Strootman 5.5 (61' Malinovskyi 5.5), Badelj 6, Frendrup 6, Martin 6 (78' Messias 5.5); Gudmundsson 7, Ekuban 6.5 (61 Retegui 6).
Allenatore: Alberto Gilardino 6,5
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati