Le pagelle dell'Inter - Terremoto a San Siro, l'epicentro è Sanchez. Perisic sfreccia sulla fascia
Risultato finale: Inter-Juventus 2-1 d.t.s.
Handanovic 6 - La Juve non bussa sostanzialmente mai alla sua porta, se non sul momentaneo 1-0: il colpo di testa di McKennie è troppo ravvicinati per pretendere una qualsivoglia reazione.
Skriniar 6,5 - Respinge corto il primo assalto bianconero, poi concede forse qualche centimetro di troppo a Morata, che offre l'assist a McKennie anche (e soprattutto) grazie a una sua deviazione. Poi, come di consueto, non sbaglia praticamente più nulla.
De Vrij 5,5 - La deviazione di Skriniar è beffarda e lo coglie completamente impreparato: va bene qualche attenuante, ma McKennie era merce sua e se l'è vista sgusciare dalle mani. Rivedibile, in quella circostanza.
Bastoni 7 - Prova a rimediare alla leggerezza di De Vrij quando è troppo tardi. La responsabilità, però, non è di certo sua. È il braccetto più moderno che ci sia: fa il terzino e la mezzala, senza nulla togliere alla fase difensiva. Prezioso.
Dumfries 6,5 - Non c'è nemmeno bisogno che lo riveli, il suo progetto per la serata: polverizzare il ricordo di qualche mese fa e regalarsi una prestazione di livello nel derby d'Italia. Alex Sandro lo francobolla, lui cerca di suggerire l'ampiezza su consiglio di Inzaghi per favorire i blitz di Barella. Un colpo di testa perentorio che Perin disinnesca con un gran riflesso, poi cede la corsia a Darmian. Dall'89' Darmian 7 - Sforna l'assist per Sanchez. Decisivo.
Barella 6 - In avvio dà sfoggio della sua versione più straripante: addomestica un gran pallone per Lautaro, che sparacchia fuori, poi verrebbe steso in area Chiellini, ma Doveri gli nega incomprensibilmente il rigore. In calo nella ripresa: per vedere il miglior Nicolò occorrerà attendere ancora qualche tempo. Dall'89' Vidal 6 - Atteggiamento ok. Basta e avanza questo, per stasera.
Brozovic 6 - Kulusevski è la criptonite del Superman nerazzurro. Il talentino svedese lo tampina, appiccicato come una ventosa, e in più di un'occasione lo induce in errore. Un bel recupero nella prima metà, ma anche un'uscita un po' naif che poteva costar cara. Poi Kulusevski lascia il campo, e lui riaccende un po' di luce, mettendoci la solita generosità nella lotta.
Calhanoglu 6 - Non riesce quasi mai a dispiegarsi come vorrebbe quando il giro palla arretrato gli spalanca il corridoio sul centro-sinistra. Compiti di regia moltiplicati per le difficoltà di Brozovic, con esiti altalenanti. Il pallone servito a Dumfries a metà secondo tempo è una delizia: peccato che non produca un gol.
Perisic 7 - È il solito Ivan: sfreccia sul binario, fa di De Sciglio un sol boccone quando ha campo da attaccare. Spioventi, conclusioni, generosità e lucidità: fattore fondamentale, sempre di più, per questa Inter. Dal 100' Dimarco 6 - Mette pepe a sinistra.
Dzeko 7 - Edin fa tutto: l'esterno, il regista, il trequartista. Una fluidità che toglie qualcosa sotto porta, ma che dispensa triangolazioni e sponde in ogni zona di campo. Nel rigore conquistato c'è un concentrato di trucchetti del mestiere: vede un'opportunità, vi si fionda e porta a casa un penalty solare. Dal 75' Correa 6 - Si impegna, crea poco, ma quantomeno dà manforte a Sanchez.
Lautaro 7 - All'ottavo getta alle ortiche una chance piuttosto ghiotta: Barella gli offre un cioccolatino, lui sparacchia fuori con un destro non pulitissimo. I suoi guizzi, però, tengono sull'attenti i due centrali bianconeri. Sfatato il tabù rigore: un bolide sotto la traversa e passa la paura. Dal 75' Sanchez 8 - La decide lui: basta e avanza questo. Qué viva il Nino.
Simone Inzaghi 7,5 - Il primo meritatissimo trofeo in nerazzurro: la sua Inter domina per lunghissimi tratti la Juve, ma le manca lucidità nella scelta finale. Il gol all'ultimo è quasi naturale conseguenza di quanto imbastito dai suoi nei 120'. Bravo, Simone.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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