Lautaro torna a ruggire e fa lo show: tripletta e 5-0 alla Salernitana. Inter prima

Lautaro torna a ruggire e fa lo show: tripletta e 5-0 alla Salernitana. Inter prima
venerdì 4 marzo 2022, 22:38Primo piano
di Arturo Calcagni

Serviva solo vincere e l'Inter non ha tradito le aspettative con la Salernitana. Si è presa tre punti cruciali per riportarsi in vetta in attesa di Napoli-Milan di domenica sera, e soprattutto lo ha fatto con una prova di forza non da poco. Cinque gol ad una Salernitana pericolosa solo all'albo della gara: per il resto è uno show di Lautaro, autore di una tripletta. Dzeko ci mette pure del suo con una doppietta, mentre è da segnalare la prova confortante di Barella, in crescita con due assist. Darmian invece, non fa rimpiangere Perisic.     

Inter-Salernitana, le scelte dei due tecnici

Alle porte c'è il Liverpool, ma Inzaghi non vuole correre nessun rischio: dentro tutti i migliori con l'unica eccezione di Perisic, fermato da un affaticamento. A completare l'undici titolarissimi ci pensa quindi Darmian, questa sera sulla sinistra. Ci sono De Vrij e Calhanoglu, alla vigilia dati in panchina per rifiatare. Nicola dal canto suo risponde con un offensivo 4-2-3-1:presente Verdi alle spalle del bomber Djuric. Assente Ribery, solo panchina per l'ex di turno Federico Bonazzoli. 

Barella-Lautaro, l'asse è vincente. Darmian sugli scudi

L'Inter deve solo vincere e comincia subito a macinare gioco, anche con ritmi elevati. Il baricentro è alto, e la Salernitana prova a bucare la difesa nerazzurra: bella verticalizzazione di Kastanos, Djuric controlla da ottima posizione e serve un cioccolatino per Verdi che all'altezza del dischetto spara clamorosamente alto. I campani non sono timidi e lasciano spazio, specialmente sulle fasce. Darmian prova a non far rimpiangere Perisic e al 9' mette un cross perfetto per la testa di Lautaro: l'argentino colpisce ma fa di fatto è un passaggio a Sepe.

Il 'Toro' è vivo, è dentro la partita e al 21' si riscatta con gli interessi. Barella sterza dai 25 metri e imbuca una palla perfetta per l'ex Racing, il quale col destro fa partire una rasoiata che si infila all'angolino. Il digiuno è rotto, i compagni corrono a esultare con lui. Gli interisti cercano di sfruttare la scia positiva e al 30' vanno ad un passo dal raddoppio: ancora Darmian scatta sulla sinistra, palla perfetta al centro dell'area per Dumfries che deve solo spingere dentro. L'olandese vede già il gol, ma Ranieri è fenomenale nel recupero ed evita il raddoppio.

Al 33' ci sono tracce pure di Handanovic: contropiede Salernitana, Mousset arriva a calciare da buona posizione trovando la respinta con i piedi del numero uno sloveno. Quasi dieci minuti più tardi ecco arrivare il 2-0 nerazzurro sempre sull'asse Barella-Lautaro: il sardo verticalizza, la punta controlla e con un tocco morbido buca Sepe. Gol fondamentale, Inter saldamente al comando all'intervallo. 

Lautaro timbra ancora, ma Dzeko non vuole essere da meno  

Nella ripresa il punteggio gioca in favore dei nerazzurri che possono gestire le forze anche in vista del Liverpool (la gara è martedì sera). Lo ha chiesto Inzaghi e gli undici in campo eseguono senza apprensione. Anzi affondano quando possibile, tanto che 56' arriva il tris dopo una bella giocata da dietro. Brozovic lancia Dzeko, che scambia con Barella e riceve ancora. Poi splendido cross, Lautaro ci arriva prima di tutti ed è una sentenza. Tripletta, il 'Toro' è rinato. 

Edin Dzeko però non vuole essere da meno, e dopo l'assist si mette in proprio. In 6 minuti (64 e 70), sigla una bella doppietta sfruttando l'irresistibile forza sugli esterni di Dumfries e Gosens. Per quest'ultimo in particolare, si tratta del primo assist in maglia nerazzurra alla seconda presenza. In mezzo allo show del bosniaco anche tre cambi per Dzeko in vista della Champions: Gosens appunto al posto di un ottimo Darmian, poi Vidal e Ranocchia, i quali rilevano Calhanoglu e De Vrij. Al 73' c'è spazio pure per Joaquin Correa, con Inzaghi che concede la passerella a Dzeko. Resta a guardare in panchina invece Alexis Sanchez. Il cileno non entra nemmeno al posto di Lautaro, questa volta in campo per tutti i novanta minuti. È lui il grande protagonista della serata per la goia di un Inzaghi rinvigorito.