L'Inter vuol sempre far soffrire tutti. Con l'Udinese torna il sorriso, finisce 3-1
dall'inviato a San Siro, Milano
Doveva essere una gara sulla carta semplice, da vincere per allontanare i fantasmi di Genova. Alla fine si è trasformata in una partita al cardiopalma, con la solita Inter che vuole sempre far soffrire tutti. Sono bastati un paio di lampi nella ripresa per cancellare il pari di Lovric arrivato dopo il gol di Lukaku su calcio di rigore, sono bastate due giocate da fuoriclasse: la prima di Mkhitaryan su assist si Dimarco, la seconda di Lautaro Martinez su lancio di D'Ambrosio. Servivano i tre punti pure per affrontare al meglio il Porto in Champions League: praticata archiviata e testa alle notti europee con qualche sorriso in più.
Vita complicata come al solito, è 1-1 al 45'
L’Inter si è voluta complicare la vita. Lo ha fatto Simone Inzaghi con qualche cambio di troppo, lo ha fatto pure la squadra nei primi minuti, facendosi coinvolgere in un inutile nervosismo. La gara si è infiammata già all’8’ quando Barella e Udogie sono venuti a contatto nell’area friulana, con Dionisi che ha lasciato correre. L’episodio che ha dato la svolta al match è arrivato invece al quarto d’ora con Dzeko murato da Becao, sull’azione successiva Walace ha commesso fallo su Dumfries: il rigore - assegnato dopo una revisione al VAR - è stato trasformato da Lukaku, tornato al gol a San Siro (nella prima occasione Silvestri aveva intercettato il tiro). Il vantaggio firmato da Big Rom anziché dare il via alla reazione nerazzurra ha sortito l’effetto contrario, con l’Udinese che al secondo affondo ha trovato la rete del pareggio con Lovric.
Miki e Lautaro decidono il match di San Siro
L'errore che ha portato alla rete segnata dal numero 4 bianconero è stato come una doccia fredda, una secchiata d’acqua gelata che ha bloccato un’Inter con la spina staccata e poco reattiva anche sui palloni più semplici. La banda di Inzaghi nel momento di maggior confusione s’è affidata all’esperienza e alla qualità di Mkhitaryan, l’armeno ha piazzato alle spalle di Silvestri un cross coi giri contati del solito Di Marco.
E non è stata di certo una gara semplice, con Dzeko che poco prima si era divorato un gol a tu per tu col numero uno friulano. Senza tralasciare il contropiede sprecato da Success pochi istanti prima della rete dell’armeno. Il secondo gol è stato praticamente una liberazione dopo un match di sofferenza, con la solita Inter: la terza rete nerazzurra è arrivata a un minuto dal termine con Lautaro, che pochi minuti prima ha deciso di sparare alto anziché servire Calhanoglu. L'importante però è il risultato: 3-1, pagina voltata dopo le troppe polemiche contro la Samp. La testa ora va inevitabilmente alle notti europee.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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