Inzaghi ritrova la Lazio, un amore senza fine. Tre trofei in cinque anni coi biancocelesti
Le lacrime durante il match d'andata sono state inevitabili. Una vita in biancazzurro per Simone Inzaghi, il tecnico dell'Inter dovrà ancora fronteggiare le proprie emozioni dopo la calorosa accoglienza dell'Olimpico prima della sfida del 16 ottobre. Questa volta però si giocherà a San Siro, a pochi giorni dalla Supercoppa italiana contro la Juventus: un trofeo che l'allenatore nerazzurro conosce bene e che ha vinto due volte proprio contro i bianconeri.
Inter-Lazio, una partita speciale per Simone Inzaghi
Difficile catalogarla come una partita qualunque, soprattutto per la storia personale di Inzaghi prima da giocatore e poi da allenatore. Un passato "impossibile da dimenticare", come più volte ribadito. "Lasciare la Lazio è stata una delle decisioni più dure della mia vita - scriveva a giugno Inzaghi nella lettera d'addio ai tifosi biancocelesti -, ho passato 22 anni a Formello ed è diventata la mia casa, non ho neanche avuto la forza di andare a svuotare il mio armadietto. Nessuna polemica, senza Lotito e Tare non avrei mai realizzato il mio sogno. Resta solo l'amore". Complicato dargli torto dopo quanto passato a Roma.
Cinque stagioni e tre trofei
Il contributo del tecnico è stato notevole, con quel 3-5-2 è riuscito a far rendere al meglio Ciro Immobile e Luis Alberto, senza dimenticare Milinkovic-Savic e tanti altri. Poi sono arrivati tre trofei, due Supercoppe italiane contro la Juventus e la Coppa Italia contro l'Atalanta. Tre successi a cui Inzaghi vorrebbe aggiungere un quarto (il primo in nerazzurro). Prima però bisogna fare i conti col passato.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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