Inzaghi: "Con lo scudetto la stagione sarebbe stata straordinaria. Crediamo nella rimonta"
Intervistato nel corso della trasmissione "I re del calcio" assieme a Stefano Pioli e Carlo Ancelotti, Simone Inzaghi ha raccontato il suo 2022: "Ho avuto la fortuna di vincere due trofei subito, abbiamo fatto bene, abbiamo centrato gli ottavi di Champions che non arrivavano dal 2010/11. E' stata una grande stagione che poteva diventare straordinaria con la vittoria dello scudetto" E poi racconta le emozioni della corsa sfrenata al fischio finale della Supercoppa vinta contro la Juventus: "Ho fatto un bello scatto, ma mi sono reso conto che gli altri ragazzi andavano dalla parte opposta. Non sapevo se fosse il fischio finale, probabilmente avrei continuato se avessi saputo che la partita sarebbe finita lì".
Inzaghi poi ha commentato lo sguardo rivolto alla telecamera dopo il gol annullato al Barcellona a San Siro: "Era uno sguardo preoccupato, avevamo fatto una grandissima partita contro un avversario fortissimo ed è per questo che il passaggio agli ottavi di Champions quest'anno equivale quasi a un trofeo".
Scorrono le immagini della doppietta segnata da Inzaghi al Marsiglia, servito proprio dal suo prossimo avversario: "Conçeicao lo troveremo negli ottavi con il Porto. Ricordo quella serata, mi è rimasta dentro assieme al giorno dello scudetto contro la Reggina".
Skriniar ha lodato l'umanità di Inzaghi e anche Dzeko ha sottolineato il loro rapport. Per l'allenatore nerazzurro è importante mantenere l'armonia: "So che nessuno ha mai mancato di rispetto ed è la cosa più importante. Ho un grande rapporto con i miei giocatori e anche lo staff, ma sempre nel rispetto dei ruoli. Come è anche giusto che quando un giocatore viene sostituito lo accetta perché sono all'Inter e sanno che hanno il mio rispetto". E ripensando alla Supercoppa e all'intervista di Sanchez, Inzaghi ha aggiunto: "Non più di tanto. Abbiamo avuto durante la stagione tanti ingressi che ci hanno aiutato a far si di avere serate come quella della Supercoppa".
Inzaghi ha anche scherzato sui cambiamenti di voce dopo le partite: "Non faccio di proposito, giocando così tanto, con gli allenamenti, a volte ho problemi con la voce che sto cercando di migliorare. Non è semplice. Quando mi chiama Pippo a volte non sono in grado di parlare, a seconda delle partite. Il giorno seguente ho qualche problema ma in 48 recupero".
Nella sua carriera da allenatore alla Lazio Inzaghi ha lavorato anche al fianco di Pioli, del quale conserva un ottimo ricordo: "Un ottimo rapporto, eravamo a contatto lavorando entrambi a Formello, è una bellissima persona con cui chiacchierare. A volte si rimaneva a tavola a parlare con il direttore sportivo Tare, c'è un ottimo rapporto. Ci siamo incontrati contro all'Inter, alla Fiorentina. Si è vinto, si è perso come è giusto che sia ma c'è grandissima stima reciproca". E anche Pioli lo ha confermato: "C'è stato un ottimo rapporto di collaborazione, da avversari c'è stato grande rispetto per l'altro".
Inzaghi ritorna poi sul derby perso della scorsa stagione: "C'è chi dice che quando eravamo in vantaggio al derby Giroud fa un fallo netto di Sanchez che l'arbitro non fischia . Però con i se e con i ma non si fa la storia, purtroppo abbiamo perso quel derby in rimonta. Allenare l'Inter invecchia? Le responsabilità si sentono, ma resto sempre me stesso, razionale. Quando sento cose gratuite mi spiace, se sono critiche costruttive le accetto volentieri perché sono propenso ai consigli per migliorare".
Non è mancato poi un pensiero alla sua famiglia: "Una cosa che mi faceva sempre mia nonna Emilia che adesso non c'è più, mio fratello avrà una figlia femmina e hanno deciso di chiamarla Emilia. So quanto è felice mia mamma e tutti noi. Inzaghino? io e mio fratello siamo legati, quando facevamo tutto insieme. Ognuno abbia il proprio percorso, ero chiamato così perché avevo davanti un campione come Pippo che ha battuto tutti i record, era giusto che mi chiamassero così. Da allenatore ognuno ha il suo percorso ma anche lui si sta togliendo tante soddisfazioni. Da giocatori abbiamo fatto la gavetta e ci siamo sempre confrontati, c'è un'immagine significativa di me con lui che da bambini leggiamo la Gazzetta dello Sport".
Poi un altro pensiero alla famiglia: "Mi ha fatto piacere vedere mio figlio Tommaso laurearsi a Londra, per noi è stato un anno importante perché ci siamo trasferiti tutti a Milano, una città che ci ha accolto nel migliore dei modi. Sono più vicino ai miei genitori, voglio continuare a lavorare nel modo giusto, continuando a migliorare e a portare vittorie".
Inzaghi poi è tornato sulla Coppa Italia: "All'Olimpico è stato difficile. Una finale voluta, non semplice da ottenere ma ce la siamo giocata bene. All'inizio del secondo tempo la Juve è stata brava ribaltare la gara, ma noi siamo rimasti in partita e poi abbiamo vinto ai supplementari. Dopo la vittoria ho fatto le videochiamate alla mia famiglia, poi ho fatto un selfie con la coppa perché era significativo. La foto è finita a casa con le altre sette, cinque trofei con la prima squadra ma ho vinto anche tre trofei con i ragazzi al quale sono particolarmente legato".
Infine un parere anche sulla lotta al titolo che è ancora aperta: "Credo alla rimonta scudetto. Il distacco si è ampliato perché il Napoli ha fatto qualcosa che nessuno in Europa ha fatto. Noi e le altre dobbiamo migliorarci. L'obiettivo per ogni società importante è vincere, è bello giocare ma è importantissimo vincere".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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