Inter da record ma cassa bruciata: -89 milioni a bilancio, spiegato l'intervento di Suning

La gestione ordinaria delle grandi società di Serie A brucia cassa. Secondo quanto analizzato da Calcio e Finanza, spesso il ricorso a debiti (come finanziamenti) o interventi degli azionisti per riequilibrare la situazione non basta e porta ad uno squilibrio che induce poi i club a ricorrere a delle operazioni "straordinarie", ad esempio le cessioni.
Stando ai bilanci presentati il 30 giugno 2023 dei top team italiani, c'è una discreta situazione di emergenza: alcuni debitori e fornitori sono in ritardo con i pagamenti e quindi primi insolventi, il che causa una reazione a catena. Senza dimenticare il pagamento degli stipendi dei calciatori da parte delle società. In tutto questo, però, le stesse devono garantire e rispettare determinati indici di liquidità secondo i regolamenti stabiliti, anche per operare sul calciomercato. E allora come sta l'Inter?
Ci sono "livelli importanti di cassa bruciata - scrive Calcio e Finanza -, con un -89 milioni nonostante la stagione da record in termini di ricavi da stadio con la cavalcata fino alla finale di Champions League che ha garantito entrate cospicue e costanti durante tutto l’anno. È servito così - ha proseguito lo studio - un nuovo intervento da parte di Suning, con 51 milioni versati nelle casse del club passando dal prestito di Oaktree agli Zhang".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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