L'Inter che verrà - Radu, giocati le tue chance. E se il dopo Handanovic fosse lui?
Il futuro è nelle sue mani, in tutti i sensi. Perché la storia di Ionut Radu è già costellata di ostacoli, un percorso particolare quello della carriera del rumeno, che seppur ancora agli inizi (è un classe ’97), ha già vissuti diversi stop e go. Cresciuto nelle giovanili nerazzurre dove arriva a 16 anni nel 2013, il portiere inizia il suo girovagare per i campi d’Italia. La prima stagione da titolare la vive ad Avellino in serie B, poi il salto in serie A a Genova sponda rossoblu, dove in una stagione e mezzo da titolare colleziona 50 presenze, dimostrandosi uno dei prospetti più interessanti della massima serie. Poi, a gennaio 2020 passa a Parma, e lì, un po’ misteriosamente, viene relegato al ruolo di terzo portiere, di fatto non vedendo mai il campo.
DESTINO Poi il ritorno all’Inter, la prima stagione vissuta veramente col gruppo della prima squadra, poche presenze (a scudetto già acquisito), ma la gioia di festeggiare il primo trofeo della carriera. Durante quest’estate complicata è finito anche lui tra i possibili partenti, destinazioni che però Ionut ha rifiutato, con la certezza di potersi giocare le sue carte all’Inter. Capitan Handanovic infatti non è eterno, e per l’Inter c’è l’obbligo di guardarsi attorno per il futuro, Radu nella sfida con il Lugano ha dimostrato di avere potenzialità altissime e un margine ulteriore di miglioramento. Simone Inzaghi ha fatto crescere ed esplodere Thomas Strakosha, anche lui giovanissimo quando ha iniziato a difendere la porta della Lazio, e non è escluso che l’Inter abbia già in casa il portiere del futuro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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