Euroderby - Federico Dimarco, l'ultrà in prima linea per l'Inter. Manca solo il colpo di grazia contro il Milan

Euroderby - Federico Dimarco, l'ultrà in prima linea per l'Inter. Manca solo il colpo di grazia contro il MilanTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 2 maggio 2023, 09:30Primo piano
di Yvonne Alessandro

"Dispiace avere segnato a loro perché sono interista", disse Federico Dimarco in quel lontano 15 settembre 2018 quando lasciò Handanovic di sasso per quel gol alla Roberto Carlos. Questione di destino molti diranno, perché fu anche la prima rete dell'italiano in Serie A. Ma quel mancino fatato Dimash l'ha affinato lungo una carriera fatta di sacrifici, delusioni, prestiti e un pizzico di fortuna. Dai primi passi nel settore giovanile nerazzurro all'esordio tra i "grandi" per merito di Roberto Mancini all'Inter (nel 2015 contro il Qarabag), attraverso le esperienze da passeggero tra Ascoli, Empoli e Sion. Quel ritorno ad Appiano Gentile al primo anno di Antonio Conte ad Appiano e nemmeno una manciata di presenze, forse perché prima il classe '97 doveva passare per Verona e incrociare la strada di Ivan Juric. Per l'emancipazione e la consacrazione ai massimi livelli che portò il club nerazzurro a richiamare in fretta e furia Dimarco a casa base.

Disperdere un talento come lui era fuori discussione e con l'imminente addio di Perisic, quale scelta fu più azzeccata da Simone Inzaghi appena sbarcato a Milano. Rientrato in orbita nerazzurra, Federico Dimarco è stato con i dovuti tempi insignito del titolo di esterno fisso in prima squadra. Questa stagione poi, la decisione di confermarlo all'Inter ha ripagato, con prestazioni determinanti a suon di gol e assist. E che reti, le più recenti contro la Juventus in Coppa Italia e qualche mese prima ai danni del Milan in Supercoppa. Per lui, dal DNA nerazzurro, la soddisfazione e l'orgoglio più grande che potesse provare contro gli avversari peggiori per questione di appartenenza. E adesso, fra meno di dieci giorni, proprio contro i "cugini" nel doppio Euroderby Dima ha la chance di apporre un sigillo definitivo sulla sua Inter. Perché se "Scendere in campo con lo stemma dell'Inter sul cuore è la cosa più bella del mondo", eliminare il Milan in semifinale di Champions League avrebbe la medesima valenza. Con una finale epocale da giocarsi e una storia (davvero) a lieto fine in quel caso.