-2 a Inter-Napoli - Dalla UCL al caso Icardi, il bilancio di Spalletti a Milano

Fino a cinque mesi fa, Luciano Spalletti era ancora a tutti gli effetti un tesserato dell’Inter. Esonerato due anni prima per ingaggiare Antonio Conte, l’allenatore di Certaldo aveva deciso di non accettare altre panchine - forse anche per mancanza di offerte stimolanti - e di aspettare la naturale scadenza del suo contratto prima di tuffarsi si una nuova esperienza da allenatore. Spalletti a Milano non ha portato a casa nessun trofeo, ma all’unanimità gli viene comunque riconosciuto un contributo importante nell’aver reso l’Inter quella che è adesso. O almeno, quella che era stata fino all’anno scorso.

Due qualificazioni in Champions in extremis

All’Inter Spalletti ha allenato per due stagioni con il gran merito di aver riportato la squadra in Champions League dopo una lunga assenza (l’ultima qualificazione era datata 2011/2012). E poco importa se tale qualificazione sia arrivata con qualche affanno di troppo, con le vittorie all’ultima giornata contro Lazio ed Empoli. La media punti è di 1,89 punti il primo anno e 1,82 il secondo.

Il caso Icardi

Quando si parla di Luciano Spalletti all’Inter, però, è inevitabile ricordare anche la querelle legata a Mauro Icardi. Una telenovela andata avanti per mesi, tra ginocchia infiammate, fasce revocate e frecciate a mezzo tv e carta stampata da parte della moglie e agente dell’argentino, Wanda Nara. Non è stata ovviamente colpa del tecnico, poco fortunato con i capitani.

Il ritorno da avversario

Per la prima volta dal suo addio, Spalletti si prepara a tornare a Milano da avversario. Nonostante i fischi, che senza dubbio ci saranno, in casa nerazzurra c'è la consapevolezza di quanto sia stato importante averlo avuto in panchina.

-2 a Inter-Napoli - Insigne cerca il ritorno al gol contro il suo possibile futuro