Dimarco a Rivista Undici: "Il Bayern mi ha impressionato. Lukaku? Siamo amici e ci sfidiamo alla Play..."

Dimarco a Rivista Undici: "Il Bayern mi ha impressionato. Lukaku? Siamo amici e ci sfidiamo alla Play..."TUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 7 giugno 2023, 15:42Primo piano
di Marco Corradi

Nella lunga intervista rilasciata a Rivista Undici, Federico Dimarco si esprime così sulla sua stagione e sulla sua crescita, che passa anche dalle sfide da titolare con la Nazionale: "Mi hanno cambiato, e ci aggiungo anche quella contro il Barcellona nello stesso periodo. Sono state partite che mi hanno reso un giocatore completamente diverso. Quando giochi sempre, fai partite importanti, acquisisci fiducia e consapevolezza nei tuoi mezzi. Per me è stata una svolta, a livello mentale, a livello di prestazioni. Per arrivare a certi livelli devi farne tante di quelle partite. Quando le giochi ti rendi conto di dove sei. Non mi sento un giocatore unico, ma lavoro per esserlo. Però i giocatori del mio ruolo sono diversi rispetto al mio modo di giocare. Ho delle qualità che la maggior parte non ha, e viceversa. Il mio ruolo è cambiato molto negli ultimi tempi. Prima i terzini erano visti come giocatori che si occupavano prevalentemente della fase difensiva, poi, soprattutto con il primo Guardiola a Barcellona, si sono diffusi i terzini di spinta, che accompagnano l'azione, oppure vengono a giocare dentro al campo. O magari vedi braccetti di una difesa a tre che giocano da mezzali... il modo di giocare è cambiato completamente. Interscambiabile. A me piace molto. Ti capita di non ritrovarti nel tuo ruolo, di essere in parti del campo che non ti aspetti. Per esempio, quest'anno ho segnato contro il Bologna mentre mi trovavo sulla fascia destra".

L'esterno nerazzurro è un fanatico del calcio, in tutte le sue forme: "Guardo tantissime partite. Quest'anno soprattutto Arsenal e Manchester City: mi piace come giocano, mi diverto nel vedere le loro partite. Ci sono degli aspetti per cui i campionati esteri, probabilmente, sono migliori di quello italiano. I ritmi, per esempio. Quelli della Premier sono molto simili a quelli della Champions, ed è qualcosa che avverti tantissimo da giocatore. Ma alla fine si tratta di realtà diverse, e non avrebbe senso portare qualcosa di un campionato come la Premier qui in Italia. E poi, quest'anno il Paese che ha portato più squadre nelle semifinali europee siamo proprio noi... La Serie A è cresciuta? Penso proprio di sì. E poi credo che oggi tanti giocatori stranieri vogliano venirci. In Italia di giocatori bravi ne abbiamo, poi è normale che se arrivano calciatori bravi dall'estero, ben vengano. Il livello del campionato si alza, tutti ne beneficiamo, è un'occasione di crescita. Portano valore. In Champions incontri ogni anno avversari diversi, che non sei abituato ad affrontare. L'anno scorso mi ha impressionato moltissimo il Real Madrid. Quest'anno il Bayern, è stata veramente dura contro di loro. Nello spezzone che ho giocato nell'andata contro di loro, marcare Gnabry non è stato semplice. Mi ha colpito anche un giocatore esperto come Müller. Ma a proposito di giocatori imprendibili, star dietro a Dembele non è stata una passeggiata...".

Si chiude parlando del rapporto con Romelu Lukaku e dei casi di razzismo che hanno colpito Big Rom: "Che nel 2023 accadano ancora queste cose, è inammissibile. Finché le persone che insultano i giocatori in modo razzista non vengono espulse dal calcio, non vengono allontanate dagli stadi, non cambierà nulla. Perché si cambi bisogna adottare provvedimenti seri. Lukaku? Ci vediamo molto spesso al di fuori del campo, eravamo in contatto anche quando io ero a Verona. Abbiamo un ottimo rapporto, con lui si parla molto di calcio ma anche ovviamente di vita privata. E la sera ci sfidiamo alla Play... Quando non sono in ritiro, voglio godermi la mia famiglia. La prima cosa a cui penso, quando mi sveglio la mattina, è come stanno i miei figli. E poi... cosa dovrò fare in allenamento. Ma cerco di vivere serenamente la mia professione.... a parte quando c'è il derby".