C'è un problema Handanovic: dal rinnovo al successore, i tormenti di Ausilio e Marotta
C’è un problema portiere in casa Inter. E non esiste certamente solo da oggi. Sono ormai diverse stagioni che la formazione nerazzurra si trova a fare i conti con un discreto numero di punti lasciati per strada a causa di errori commessi da Samir Handanovic. E se quest’anno gli errori sono stati in parte mitigati da una buona classifica, costruita grazie alle undici vittorie consecutive, l’anno scorso gli errori hanno pesato più del dovuto. Soprattutto se si guarda la classifica finale, in cui l’Inter ha chiuso con un solo punto di distacco dalla Juve campione. È vero, gli errori dei portieri spesso risultano amplificati più di quelli in altri ruoli, a cui è più facile porre rimedio, ma se alla fine della stagione il bilancio risulta così in negativo è normale che qualche riflessione vada fatta. Anche alla luce della carta d’identità. 36 anni non sono tantissimi per un estremo difensore, ma sono abbastanza per cominciare a pianificare il futuro. Soprattutto alla luce degli ultimi due, decisivi errori, commessi contro Napoli e Spezia che sono costati all’Inter quattro punti (per fortuna mitigati dai passi falsi delle avversarie).
C’è un problema Handanovic ed è ora di cominciare ad affrontarlo. A partire dal rinnovo contrattuale, che evidentemente in questo momento non è prioritario (più urgenti le questioni legate ad Alessandro Bastoni e Lautaro Martinez) ed è stato messo in standby. Ma è soprattutto l’annosa ricerca di un successore che starà disturbando i sonni dell’area tecnica nerazzurra. Difficile puntare su una soluzione interna (Ionut Radu fin qui non ha giocato nemmeno un minuto ed è difficile pensare che possa farlo all’Inter in tempi brevi, più facile l’opzione prestito), ma è altrettanto difficile fare mercato alla luce delle note difficoltà economiche. Juan Musso dell’Udinese è sempre il profilo preferito, ma occhio anche ad Alessio Cragno: il Cagliari in caso di retrocessione potrebbe essere costretto a cederlo e i rapporti tra nerazzurri e rossoblu sono ottimi. Sembra più difficile arrivare a nomi del calibro di Pierluigi Gollini (Atalanta), Alex Meret (Napoli) e Marco Silvestri (Verona). Discorso ovviamente rimandato a fine stagione, con la speranza che le trattative con i fondi possano portare nelle casse nerazzurre liquidità immediata.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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