Altro che braccino o 'corto muso', l'Inter domina il Verona: a San Siro finisce 2-0

Altro che braccino o 'corto muso', l'Inter domina il Verona: a San Siro finisce 2-0TUTTOmercatoWEB.com
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sabato 9 aprile 2022, 19:53Primo piano
di Patrick Iannarelli

C’erano soltanto due possibili reazioni dopo la vittoria in casa della Juventus. Uno schianto fragoroso o una prestazione vincente e convincente. E l’Inter ha fatto la sua scelta, netta, senza troppi giri di parole: un 2-0 all’Hellas Verona firmato da Barella e da Dzeko che sta pure stretto agli uomini di Inzaghi per tutte le palle gol create tra primo e secondo tempo.

Ben 18 le conclusioni totali in 90’ giocati ad altissima intensità, con una reattività che probabilmente non si vedeva da mesi. Non si è sentita nemmeno l’assenza dello squalificato Lautaro, con Dzeko in formato Manchester City (o primi anni di Roma) e un Perisic devastante sulla sinistra. La 19a vittoria in campionato ha poi evidenziato due dati interessanti: l'Inter ha superato un momento critico, soprattutto a livello mentale, ma soprattutto è lì, a un punto dal Milan. La banda di Inzaghi ancora non ha mollato il sogno tricolore.  

Monologo nerazzurro nel primo tempo, Perisic fa il diavolo a quattro

Niente braccino, anzi. La vittoria contro la Juventus ha ridato linfa vitale a una squadra scarica dal punto di vista fisico e con poche energie mentali, il cambio di rotta si vede già nell’approccio alla gara: Inzaghi manda in campo la coppia Dimarco-Perisic sulla corsia sinistra. Un segnale inequivocabile che sta a significare soltanto una cosa: l’Inter vuole incanalare nei binari giusti la gara attaccando senza nessun timore. 

La scelta del tecnico nerazzurro paga immediatamente, Faraoni e Tameze da quelle parti vanno in crisi già dopo 4’ quando il numero 32 nerazzurro affonda per vie centrali e rischia di segnare il gol dell’anno. In più Dzeko sembra la versione migliorata di quel giocatore ammirato a Roma qualche anno fa: sponde, colpi di testa, giocate di prima e aperture, il dialogo con Correa è di quelli costruttivi e pieni di spunti interessanti. Inoltre il Verona ci mette del suo, lasciando praticamente campo libero alle sgasate dei padroni di casa. 

L’Inter impiega 22’ minuti a trovare la rete del vantaggio grazie a Barella, arrivato coi tempi giusti sul cross di Perisic. Da quel momento salta il tappo, nel giro di altri otto minuti i padroni di casa trovano la rete che ha indirizzato la sfida: Dimarco batte il corner, Perisic prova la deviazione di testa ma prolunga involontariamente il pallone in area dove arriva il solito Dzeko. Il risultato, poi, è sempre lo stesso. 

Niente corto muso, l'Inter domina il Verona 

Chi si aspettava una reazione da parte del Verona nella ripresa è rimasto deluso da una squadra completamente diversa rispetto a quanto visto nelle ultime settimane. Niente giocate in velocità, nessuna azione pimpante a sfruttare le ripartenze: soltanto Ceccherini spaventa Handanovic al 54’, poi l’Inter riprende la giusta fiducia e inizia a collezionare palle gol a ripetizione. Prima D’Ambrosio calcia ma trova Montipò - aiutato anche dal palo -, poi Dzeko in controtempo cerca il colpo del ko di testa, ma il pallone si alza troppo sopra la traversa. 

Non bastano i dieci minuti finali di nervi da parte del Verona per poter cambiare il copione: l'Inter esulta e si porta a -1 dal Milan, in volata col Napoli. Ora il recupero del Bologna assume un'importanza vitale. 

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