Chivu: "Lo scorso anno la Primavera è cresciuta, non rifaremo certi errori. Con Inzaghi c'è un bel rapporto"
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, che effettua un ampio speciale precampionato sul torneo Primavera 1, interviene l'allenatore dell'Inter Cristian Chivu. Ecco le sue parole: "La scorsa stagione è stata di crescita, abbiamo usato tanti sotto età ed è quello che volevamo fare: farli crescere, abituarli alle difficoltà. È stata una stagione in crescendo, perché abbiamo cominciato maluccio ma poi siamo riusciti a crescere dal punto di vista individuale e collettivo. Nel precampionato abbiamo cercato di non ripetere gli errori commessi, abbiamo abituato la squadra a fare partite di un certo livello. C'è una grossa differenza tra gli Allievi Nazionali e la Primavera – l'intensità, della fisicità degli avversari –, quindi abbiamo affrontato avversari di livello. Sono amichevoli che dicono poco, era importante abituarsi a quella fisicità e mettere minuti nelle gambe per farsi trovare pronti all'inizio della stagione. Giocheremo ogni tre giorni con la Youth League".
Che ambizioni ci sono quest'anno, a livello di risultato?
"Noi non ne abbiamo mai avute. A noi interessa la crescita individuale, che poi passa attraverso la crescita collettiva e da cui arrivano poi i risultati. Stiamo cercando di dare un’educazione sportiva e atletica, preparare i giocatori a quando usciranno dal settore giovanile, con un bagaglio che si porteranno dietro per fare una carriera importante. Il risultato è la conseguenza della crescita, non mettiamo mai il risultato prima della crescita. Ritorno ai 2005 con cui ho iniziato qua e molti di loro li ritrovo in Primavera, mi fa piacere vedere che qualcosa che ho insegnato è rimasto. Abbiamo anche tanti 2006 sotto età e li faremo giocare perché è giusto che si confrontino con il calcio della Primavera. Ci aspetta una stagione importante".
Come si coordina con Simone Inzaghi?
"Abbiamo delle gerarchie ben precise: la prima squadra ha priorità in tutto e noi dobbiamo essere a disposizione. La prima squadra ha sempre bisogno di giocatori e noi siamo disponibili a darglieli e nel frattempo a preparare i calciatori per il salto. Cerchiamo sempre i giocatori più pronti da mandare con Inzaghi per gli allenamenti e, perché no, per fare qualche minuto di partita".
Vi sentite spesso?
"Ci sentiamo quando c'è bisogno, poi durante le pause siamo presenti ad Appiano Gentile per metterli in condizione di fare allenamenti normali nonostante le assenze dei giocatori che vanno in nazionale".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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