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Sconcerti: "Lautaro non è mai stato un giocatore da 25 gol"

PODCAST - Sconcerti: "Lautaro non è mai stato un giocatore da 25 gol"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 15 febbraio 2022, 23:00Podcast
di Alessandra Stefanelli

Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, è intervenuto durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla vittoria della Fiorentina di ieri sera a La Spezia: "Sono tre punti pesanti, è stato un grande risultato anche dal punto di vista dell'autorevolezza e del gioco. Ha segnato Piatek ed è importante, ci sono cose da migliorare ma contro questo tipo di squadre la Fiorentina è molto forte".

Come giudica il momento dell'Inter?
"Magari non sono brillanti come una volta, però sono curioso perché non si può giudicare la differenza che c'è tra la seconda squadra inglese e la prima italiana. Voglio vedere se siamo cresciuti in questo anno".

Si è spento Lautaro Martinez?
"Questo è un giudizio spericolato, fa parte delle frasi fatte. Non è mai stato un giocatore da 25 gol, facilmente però arriverà a 17-18 e mi sembra che sia il suo. Vedo che gioca molto per la squadra, è diventato ultimo terminale e forse questa cosa la sa fare meno bene ma per me è un giocatore straordinario".

La Roma è nella terra di nessuno?
"Mourinho non è mai stato particolarmente bravo a far giocare bene le sue squadre, semmai a costruirle e ad arrivare al risultato finale. Questa a sua giustificazione. Quando però una squadra non progredisce, gioca complessivamente male e fallisce obiettivi importanti, le responsabilità dell'allenatore sono automatiche, ovvie. Commenta tutto come se stesse sulla Luna e le cose della Roma non lo riguardassero. Fa il ricco signore di campagna che continua a giudicare gli allevamenti degli altri e non i propri: non so fin quanto durerà ma non è un buon sistema".

La FIGC è preoccupata sia dalla situazione della Lega che dal rischio niente Mondiale?
"Se non avessero paura sarebbero degli scemi: col Portogallo ci sono 50% di possibilità di uscire. Per noi non andare al Mondiale sarebbe un ulteriore impoverimento, anche di soldi e sponsor. Lega e Federcalcio però hanno interessi diversi, spesso opposti: corretto che ognuno faccia il suo".