Sconcerti: "Abbiamo perso identità, non c'è un campione da 30 anni"
Intervenuto a Stadio Aperto, sulle frequenze di TMW Radio, Mario Sconcerti ha parlato delle difficoltà della Nazionale dopo l'eliminazione con la Macedonia del Nord: "Stavolta è diverso, di mezzo c'è un Europeo vinto e il record di risultati positivi per la nazionale: è molto meno facile e automatico incartare tutto e buttare via. Ormai è chiaro che i problemi di un selezionatore in Italia sono infiniti, non ci sono più di 35 giocatori convocabili. Il problema non è il ct ma il programma che gli si vuole affidare: Mancini il mestiere lo sa fare, deve essere nelle condizioni per poterlo fare". Per il giornalista ci sono tanti problemi da risolvere: "Abbiamo perso identità, noi siamo gente che aveva una propria dottrina e a quella si affidava, che si cuciva bene addosso alle caratteristiche fisiche e tecniche. Ci siamo messi a imitare la Spagna di vent'anni fa...
Siamo degli orecchianti, e da tanto tempo. I nostri giocatori non hanno personalità, non c'è più il campione da trent'anni, quello che vuole vincere, quello cattivo. Quelli del 2006 avevano già più di trent'anni. Ho la netta sensazione che l'Italia interessi poco agli italiani, serve per festeggiare".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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