Trentalange ribadisce: "Vogliamo far parlare gli arbitri dopo le gare"
A margine dell'inaugurazione del nuovo centro VAR a Lissone, il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange, ha parlato alla stampa presente. Queste le sue parole raccolte da TMW: "Negli impegni, nei valori e nei sacrifici che fanno si umanizza la figura dell'arbitro e si invogliano anche i ragazzini a fare questo lavoro. Serve entusiasmo. Uno degli obiettivi è quello di riuscire, in un clima di serenità, a far parlare gli arbitri dopo le partite. Il percorso sarà graduale. Siamo molto bravi ad arbitrare, molto meno a comunicare. Conosciamo i nostri limiti ma anche l'interlocutore deve essere bravo. Non servono altre polemiche, soprattutto per episodi del passato".
È andato a trovare l'arbitro aggredito da un allenatore in Promozione. È soddisfatto della sanzione data al tecnico?
"Della sanzione non penso che si debba parlare, non è importante. Vorrei un salto culturale, il ragazzo ha trasformato il problema in una risorsa, voleva andare ad arbitrare dopo una settimana e questo fa capire la passione che c'è. Vorrei che i ragazzini possano giocare a calcio e allo stesso tempo fare anche gli arbitri. Si porterebbe la cultura arbitrale all'interno degli spogliatoi e questo secondo me è il futuro".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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