Tebas duro: "La nuova Superlega è peggio della precedente. Non si farà mai"

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sabato 23 dicembre 2023, 13:30News
di Marco Corradi

Dopo i tanti no delle big d'Europa, arriva un altro parere duro sulla Superlega. A pronunciarlo è Javier Tebas, uomo forte del calcio spagnolo e presidente della Liga, ai microfoni del Corriere della Sera: "La Superlega non si farà mai. Sono assolutamente convinto che non vedremo mai un format chiuso o semichiuso come la Superlega. Per un motivo semplice ma fondamentale: nessuno lo vuole, nemmeno i club che si sono iscritti alla Superlega del 2021. È stato storico il rifiuto che Florentino ha ricevuto anche stavolta, facendo capire di essere solo in questo progetto. Lo ricorderemo come il giorno in cui si è dimostrato ancora una volta che l’ecosistema calcio non vuole un format chiuso come la Superlega. Ancora una volta tifosi, club, leghe, federazioni e istituzioni politiche si sono espressi forte e chiaro per respingere questo modello di competizione».

Il progetto di A22 punta forte sulla novità della trasmissione gratuita, uno slogan che di sicuro colpisce il pubblico. Può essere un’idea?

«Questa idea supera quelle del bar delle 5 del mattino, è più da 7 del mattino. La trasmissione gratuita è assolutamente irrealistica. Non esiste una lega sportiva di alto livello le cui partite vengano trasmesse gratuitamente. Nfl di football americano, la Nba, la Premier League, La Liga spagnola, la Champions, la Bundesliga: sono tutti a pagamento perché è l’unico modo per rendere la competizione redditizia per i club».

Rispetto al primo progetto, ora gli organizzatori garantiscono che la formula sarà meritocratica.

«Assolutamente falso. In realtà, è ancora più restrittivo del modello simile tentato in precedenza, anch’esso rifiutato da tutti. Questo nuovo format impedisce l’accesso alle divisioni superiori per il vincitore dei campionati nazionali e le successive qualificazioni. Quindi squadre come Girona o Aston Villa, che stanno andando molto bene nei loro campionati, potrebbero andare, se vinci, solo all’ESL3, l’equivalente della Conference League attuale. E, al contrario, garantisce posti di vertice ad alcuni club privilegiati, indipendentemente dalle loro prestazioni nei campionati nazionali».