Severgnini: "Lukaku ha perso la faccia. Bandiere scomparse? Noi tifosi non siamo stupidi"

"Romelu Lukaku ora ha perso l’ingaggio e, diciamolo, la faccia". Dalle colonne del Corriere della Sera, Beppe Severgnini non lesina critiche all'attaccante belga, protagonista di una clamorosa giravolta che ha indotto l'Inter a scaricarlo proprio nel momento in cui aveva trovato l'accordo con il Chelsea per il suo ritorno a Milano: "Se la delusione di noi interisti è fresca e bruciante — un ossimoro per questo torrido luglio — dispiaceri simili hanno colpito altre tifoserie. Il rossonero Sandro Tonali, dopo aver giurato amore eterno al Milan, ha accettato la corte — e i bonifici — del Newcastle. Ciro Immobile, capitano della Lazio, sta per andarsene in Arabia Saudita, dove lo attende il compagno di squadra Sergej Milinkovic-Savic".

Il sospetto, dunque, è che "i giocatori-simbolo non esistano più. Le bandiere? Ammainate, piegate, riposte. I calciatori sono professionisti dalle carriere brevi — quindici anni? — e vogliono tirar fuori il massimo dall’attività". La chiosa di Severgnini è un appello ai protagonisti di questa nuova 'tendenza': "È vero che noi tifosi siamo ingenui; stupidi, no. Quello che ci muove, ci entusiasma e ci induce a spendere (biglietti, abbonamenti tv, maglie e gadget, tempo sul web, tempo di lettura e di ascolto) è un sentimento senza nome che si avvicina all’affetto. Ai calciatori e ai procuratori diciamo: non irridetelo, non umiliatelo con la vostra ingordigia. Altrimenti ci saranno conseguenze. Certo, anche economiche. Chi compra le maglie di Lukaku, oggi?".