Scommesse, la versione di Tonali: ha giocato Milan e Brescia, ma non ha debiti. Ora punta al patteggiamento
Sandro Tonali ha raccontato la sua verità ed ora è pronto a patteggiare. Nelle idee del giocatore ci sarebbe l'intenzione di chiudere la questione in tempi brevissimi, prima della sfida di mercoledì tra il Newcastle e il Borussia Dortmund, così da evitare imbarazzi sulla sua presenza in campo mentre è ad un passo dalla squalifica: la pena sportiva potrebbe oscillare intorno all'anno di stop, saltando gli Europei, con sei mesi di prescrizioni alternative per curare la sua ludopatia.
La ludopatia è uno dei fulcri della strategia difensiva, col giocatore che si è presentato in Procura con un certificato medico che la dimostra e comprova. La sua confessione è stata totale: ha giocato sul calcio, ma soprattutto ha giocato su Milan e Brescia nelle sue avventure coi rispettivi club, sebbene l'abbia fatto solo quando non era schierato in campo e abbia giocato solo le vittorie delle rispettive squadre. Non c'è dunque illecito sportivo, per un Tonali che non ha accumulato debiti (grazie ad ingaggi più corposi), a differenza di Fagioli. La sua posizione è diversa: sportivamente più grave, personalmente meno drammatica. Ora si attende solo la squalifica per tirare un punto sulla vicenda e iniziare la ricostruzione dell'immagine dell'ex rossonero.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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