San Siro, Sala rimpiange Moratti: "Oggi i club considerano lo stadio un'occasione di business"

In attesa che il Comune risponda a Inter e Milan sulla proposta d’acquisto di San Siro, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha precisato ieri - a margine della commemorazione del generale Dalla Chiesa - la questione 'sconto'. Le sue parole: "Lo sconto sulla cessione di San Siro è pari a zero. Non c’è nessuno sconto, ma la compartecipazione alle spese, che deriva o dalla legge sulle bonifiche o da nostre richieste, come lo spostamento dello stadio. I tempi? Se non è la settimana prossima, sarà quella successiva. Io ne consiglierò l’approvazione, ma quando si vende un bene patrimoniale importante come lo stadio deve decidere il Consiglio comunale".
Si va avanti dunque nonostante la petizione dei comitati contro la demolizione e la vendita dello stadio abbia raggiunto il Cio e sia stata presentata in Comune raccogliendo più di 200 firme.
"Il prezzo della cessione di tutta l’area interessata è di 197 milioni, col nuovo impianto che vanterà 71.500 posti e sarà un hub di 148 mila m2 (ora sono 107 mila m2) con servizi aperti ai cittadini ogni giorno della settimana", precisa TuttoSport.
Non mancano però le polemiche. Sala: "Possiamo rimpiangere le proprietà alla Moratti o alla Berlusconi, io rimpiango Moratti, gli mando un abbraccio. Ma oggi i club considerano lo stadio un’occasione di business. Mie dimissioni in caso di esito negativo? Un sindaco si dimette se non viene approvato il bilancio, non per una vicenda come questa".
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