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Roma-Inter, Chivu: "Gasperini è un modello per tutti. Pio Esposito? Deve prendersi il palcoscenico"

Roma-Inter, Chivu: "Gasperini è un modello per tutti. Pio Esposito? Deve prendersi il palcoscenico"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 14:17Primo piano
di Redazione

Roma-Inter è ormai alle porte. Si giocherà domani sera, alle ore 20.45, e per i nerazzurri sarà la chance imperdibile di agganciare i giallorossi a quota 15 punti, dimostrando di aver imparato dall'unico big match disputato e da quel rocambolesco 4-3 contro la Juventus. Cristian Chivu ha introdotto la sfida in conferenza stampa quest'oggi, a partire dalle ore 14, rispondendo alle domande dei giornalisti. Rivivete le sue dichiarazioni col live de L'Interista.

14.01 - Inizia la conferenza stampa.

La sosta è stata importante per ricaricarsi. Come ha ritrovato i giocatori, prima della Roma?

"Sono tornati sani, senza problemi. In tanti hanno giocato parecchi minuti, con due gare da novanta minuti, ma gli abbiamo dato qualche giorno extra di riposo e li abbiamo gestiti per averli al meglio domani".

I numeri offensivi dell'Inter sono impressionanti, ma domani arriva la miglior difesa d'Europa nel 2025. Come si aggira il blocco compatto di questa Roma?

"Della Roma mi piace che sono bravi a dare continuità a dare il lavoro di Ranieri. Gasperini ha aggiunto la marcatura a uomo tipica del suo gioco, trovando il giusto equilibrio tra una cosa e l'altra. Hanno una squadra organizzata, che difende bene e sa interpretare i momenti, che sa sia difendere col blocco basso che venire a prendere i riferimenti e ha un portiere solidissimo. Bisogna avere la lucidità e la forza di capire i momenti della partita, dovremo essere bravi e svegli per fare male alla loro organizzazione difensiva".

Viste le doti difensive della Roma, punterà sul dribbling di Bonny o sul fisico di Pio Esposito?

"Ho tre attaccanti a disposizione, sono tutti e tre bravi a giocare a calcio e sanno farlo a prescindere dagli avversari o della loro difesa. Sono tutti e tre bravi a improvvisare e interpretare ogni situazione".

Ci sono momenti che vanno oltre la singola partita, avrete tre big match consecutivi che diranno molto sull'Inter. Cosa ti aspetti da vedere?

"Mi aspetto di ripartire da come abbiamo concluso contro la Cremonese: prestazione, determinazione e grinta. Bisogna dare continuità, capire i propri punti di forza e continuare a fare dei passi in avanti senza tornare indietro. Siamo consapevoli dell'importanza di ogni partita, sono tutte finali e fa poca differenza l'avversario, sia che abbia più fama sia che ne abbia meno. La nostra preparazione e le nostre ambizioni, la nostra voglia di dominare e fare la partita devono essere intatte a prescindere dalla rivale. Questa squadra può lottare su ogni fronte, andando in fondo ovunque". 

Incontra Gasperini a tanti anni da quelle cinque gare all'Inter. Che emozioni prova?

"L'esperienza interista era stata breve, a me però aveva dato un'ottima impressione che poi ha confermato nel suo lavoro a Bergamo. Quasi tutti ci siamo ispirati al suo modo di aggredire e approcciare le partite, Gasperini gode di tutta la mia stima e ammirazione così come l'aveva avuta quando io ero giocatore e lui allenatore. Aveva fatto una preparazione tale che mi aveva fatto stare bene come non mi capitava da tanti anni, aveva cambiato modulo e facevo il braccetto sinistro con Samuel e Lucio. Purtroppo i risultati non ci sono stati ed è stato anche mandato via presto. Negli anni seguenti ha mostrato le sue idee, la sua innovazione e la sua identità, diventando un big che è un modello per noi allenatori giovani". 

C'è troppo hype e troppa esagerazione su Pio Esposito? Lei come lo vede?

"Questa è una bella domanda. Io un'idea ce l'ho e gliene ho parlato più volte, dandogli dei consigli. Bisogna anche essere consapevoli che Pio è un giocatore dell'Inter e della Nazionale italiana, la pressione fa parte del gioco. Quello che dà fastidio sono le speculazioni e i confronti che non hanno senso, ma questo ragazzo ha dimostrato di avere grande professionalità e di saperci fare. Bisogna prenderlo così com'è, lui deve adattarsi sia alle richieste della società che del calcio internazionale. Ormai è un giocatore internazionale ed è un profilo ammirato ovunque. Le regole non esistono, ma non dobbiamo dimenticarci che è un ragazzo giovane e la sua vita è cambiata in due mesi, anche se questo è quello che desiderava. Deve imparare a stare sul palcoscenico, accettare e fare degli errori, e continuare a migliorarsi. Ha enormi margini".

Cosa hai preso da Gasperini?

"Il suo modo di interpretare il calcio e la fase difensiva, il coraggio che ha portato in Serie A e gli ha dato successo internazionale con l'Europa League. Tutti gli allenatori hanno imparato quella difesa aggressiva e hanno visto delle belle cose che magari erano nella testa di molti, ma nessuno osava provare. Il suo modo è unico, in tanti abbiamo preso spunto e abbiamo adattato le sue idee alle nostre. Bisogna sempre rubare da quelli più bravi, lui è uno dei big". 

Gioca Sommer? Quando rientra Thuram?

"Gioca Sommer, Thuram non sappiamo ancora".

Cosa vuol dire per lei tornare a Roma?

"I quattro anni a Roma per me sono stati importanti. Ho avuto modo di assaggiare il campionato più forte del mondo, lavorando con Capello e Spalletti, avendo tanti maestri e grandi allenatori. Ho avuto anche Voller e Prandelli per dei brevi periodi, Bruno Conti, Delneri... Sono stati quattro anni formativi, mi sono innamorato dell'Italia e di tutto ciò che mi ha dato. Sono arrivato nel 2003, siamo nel 2025 e sono ancora qua. Ringrazio l'Italia e Roma per come mi hanno accolto, sono cresciuto come atleta e come uomo". 

La Roma segna poco, è quella che può crescere di più tra le big?

"Siamo solo all'inizio, alla 7a giornata. Tutti hanno margini di miglioramento, a prescindere dalle ambizioni che hanno. Siamo solo a ottobre, il campionato è ancora lungo e sono sicuro che la Roma lotterà per traguardi importanti e continuerà a crescere. Quando arriva un allenatore nuovo, non si stravolge tutto in due mesi. Hanno margini di miglioramento importanti, saranno al vertice". 

14.17 - Finisce la conferenza stampa.