Ranocchia: "A San Siro mi tremavano le gambe. La fascia a Icardi? Mi ha ferito"
Nel corso dell'intervista ai microfoni del Corriere della Sera, Andrea Ranocchia ripercorre i suoi momenti più difficili con l'Inter: "Ero lì da tanto tempo, per i tifosi era automatico prendersela con me e schierarmi tra i responsabili della crisi. Nella mia testa andava tutto male. Era come essere nelle sabbie mobili. Qualsiasi cosa cercassi di fare, finivo sempre più giù. Facevo fatica a fare un passaggio. Avevo paura. La palla pesava. Pesava tanto. Sui social erano insulti continui, ferite che restano".
Cosa la feriva?
"La poca comprensione. Spesso ci si dimentica che i giocatori sono dei ragazzi che non hanno l’esperienza per gestire certe pressioni. Sono visti come privilegiati che non possono permettersi di stare male o essere depressi. Sommersi di insulti sui social".
Parlava di depressione. L’ha vissuta?
"Penso di sì. Ho attraversato un momento di forte malessere psicologico. Non uscivo per evitare di essere insultato, preferivo chiudermi in casa".
E questo malessere se lo portava anche in campo.
"Nel tunnel di San Siro le gambe mi tremavano. Avevo perso autostima. E la fascia da capitano data a Icardi mi ha fatto male".
Ha chiesto aiuto?
"Da solo non ce l’avrei fatta e ho iniziato un percorso psicologico. È stato fondamentale per rialzarmi. Anche la boxe è stata importante, mi aiutava a sfogarmi. Con l’esperienza in Inghilterra sono rinato".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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