Pio Esposito, dalla Serie B a tutto ciò che vorrebbe un giocatore
Pio Esposito non sarebbe stato un protagonista, se non avesse convinto tutti al Mondiale per Club che si è svolto la scorsa estate in USA? La risposta trova una risposta: Hojlund. L'Inter ha cercato più volte l'attaccante del Manchester UTD attualmente al Napoli e se lo cercava è perchè il quarto della rosa poteva essere proprio lui, con Lautaro Martinez, Thuram e Bonny con quest'ultimo erano già in trattativa avanzata, a chiudere la rosa.
Il giovane talento probabilmente non sarebbe rimasto. Lo stesso ragazzo ha dato tutto ai Mondiali convincendo allenatore, dirigenza e proprietà nerazzurra. Ha fatto partite da vero attaccante, da persona matura da giocatore non del 2005 ma da "veterano", spostando gli occhi di Gattuso su di lui, e anche il tecnico della nazionale ha voluto capire se fosse davvero così anche convivendo con lui la quotidianità.
Esposito ha lavorato duro, non si è montato la testa, ha ascoltato i suoi allenatori e i consigli dei compagni più grandi, assimilando ogni parola. Dallo Spezia all'Inter, la conferma, il gol ai Mondiali estivi con i nerazzurri, il gol in campionato, il gol in Champions e i gol con la nazionale azzurra. Mai una parola, mai un atteggiamento fuori luogo. Non ricorda nessuno, non gioca come nessuno, non ha le movenze di nessuno, lui è semplicemente Francesco Pio Esposito. Se continuerà con questa testa potrebbe fare una lunga carriera.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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