Palmeri: "La differenza tra Inter e Juve è Marotta"
Nel suo editoriale per Tmw, Tancredi Palmeri ha parlato di Inter e Juve che stasera si sfideranno in Supercoppa Italiana:
"Da un lato abbiamo la Juve che non può spendere un soldo, che è appesa al destino di entrare o meno in Champions per capire che mercato potrà fare, e che di conseguenza deve proseguire alla giornata nella programmazione. Dall’altro abbiamo l’Inter che non può spendere un soldo con patate, che nonostante il rientro del presidente si è sentita dire che non si può fare un investimento che sia uno che si chiami Julian Alvarez o Ginter, e che ha una proprietà guardata a vista dal regime politico, e che quindi non può sgarrare nel fare uscire denaro. L’unica differenza dell’Inter nelle premesse è nel non dipendere dall’entrare o meno in Champions come per la Juve, ma a ben vedere i nerazzurri sono ancora più ingabbiati nella programmazione, e anzi loro non possono scartare l’ipotesi di dover far partire un big nel futuro.
E allora, al di là del lato sportivo, qual è la differenza nelle conseguenze? La differenza è la gestione, al secolo Beppe Marotta. Perché nell’impossibilita per entrambe di programmare un qualsiasi futuro investimento, Marotta ha nel frattempo intrapreso una seria e implacabile politica di rinnovi che aumenta certi stipendi solo in virtù del fatto che il monte salariale si abbasserà alla partenza di Alexis Sanchez e Vidal, e che l’impatto sul fatturato sarà mitigato dall’aumento di incassi da stadio e qualificazione Champions. Brozovic rinnova ed entra al decimo posto della top10 dei più pagati in Serie A, ed è tutto molto logico".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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