Oriali ammette: "Sarei rimasto all'Inter. Napoli? Moglie e figlie mi hanno messo le valigie alla porta"

Via Mourinho dall'Inter, Gabriele Oriali ha dovuto andarsene. Stesso destino quando Antonio Conte ha vinto lo Scudetto da allenatore nerazzurro e poi ha scelto di levare le tende. Ma l'ex team manager in realtà aveva altri piani: "Io sarei rimasto, l'Inter è la mia seconda pelle, non conto i successi delle mie varie carriere, quella da giocatore, da direttore sportivo e da dirigente", ha spiegato nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. "So che con l'Inter ho vinto otto dei dieci scudetti della seconda stella. Faccia lei!".

Sulla chiamata del Napoli: "Mi chiama Antonio e mi dice: dai, vieni. Io sto sopra ai 70, sono sempre stato a casa, a Firenze li avevo con me, da Parma tornavo quasi ogni sera, da Bologna in due ore e mezza rientravo", esordisce. "Mi sembra troppo staccarmi. E quindi convoco moglie e figlie, spiego e dico: che faccio? Mi hanno messo le valigie davanti alla porta".

Domani sera il Napoli affronterà il Benfica e Oriali incontrerà di nuovo Mourinho. Ma da rivale in Champions: "Che cosa faremo? Se ci sentiremo? Neanche un messaggio", garantisce il 73enne di Como. "Ci incroceremo allo stadio, direttamente lì, e sapremo parlare con gli occhi e con gli sguardi. È già successo di vivere sfide da avversari, nemici mai".